Si salva da un ictus grazie al suo cane: la storia di Gabriel
È ormai noto che i cani riescono a percepire alcune malattie nei loro proprietari e negli esseri umani con cui vivono, spesso salvando loro la vita. Questa è la storia di Gabriel, un adolescente che ha vissuto un’esperienza sconvolgente ma con un lieto fine. Ed è anche la storia di Axel, il suo cane che ha aiutato a salvarlo da un ictus.
Si salva da un ictus grazie al suo cane
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Gabriel è un normale ragazzo che frequenta il liceo e si dedica alla sua passione, il calcio. Un giorno di agosto, dopo essere stato a scuola, torna a casa per la cena e poi va in stanza, pronto ad addormentarsi. Durante tutta la giornata sente uno strano mal di testa, ma crede che sia un po’ di normale fatica. Durante la notte, Gabriel si sveglia all’improvviso e scopre di non riuscire a muovere il braccio destro. Spaventato e disorientato, cerca di alzarsi ma perde l’equilibrio e cade, da solo in stanza e con la porta chiusa.
Non si sa ancora bene perché, ma i cani riescono a percepire quando le cose non vanno come dovrebbero. E infatti Axel, un Border Collie di 1 anno salvato dalla famiglia quando era ancora un cucciolo di cane, diventa d’improvviso irrequieto. Corre su per le scale e inizia ad artigliare la porta della stanza di Gabriel, tanto da svegliare anche i genitori. Quando entrano, lo trovano disteso e sempre con il braccio paralizzato: per fortuna non è troppo tardi per portarlo in ospedale.
Gabriel torna a vivere dopo aver avuto un ictus
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Portato al Memorial Hermann Health System di Houston, in Texas, Gabriel viene subito sottoposto a svariati esami, che confermano le peggiori paure della famiglia. Il ragazzo ha avuto un ictus nella parte sinistra del cervello, causato dallo scoppio di un vaso sanguigno che aveva interrotto il flusso di sangue. Ma c’è ancora tempo, e quindi Gabriel inizia un percorso di recupero lungo e faticoso.
Grazie alla terapia fisica, occupazionale e logopedica, il ragazzo riprende a camminare in soli tre giorni, seppur con fatica. Qualche giorno dopo Gabriel recupera la mobilità del braccio destro, tanto da riuscire a scrivere su un iPad e svolgere attività basilari. L’unico segno dell’ictus rimane la sua capacità di parlare, alterata leggermente dall’esperienza, ma con progressi continui nella pronuncia. La battaglia di Gabriel, iniziata nel caldo di agosto e finita in un ospedale, va avanti con tenacia. Il ragazzo ha imparato a scrivere e mangiare con la mano sinistra e continua la terapia, con l’obiettivo di tornare a scuola il prima possibile. E, perché no, tornare a giocare a calcio.
Le conseguenze di un ictus
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Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ictus è la prima causa di disabilità al mondo nonché la seconda causa di morte. Durante un ictus, i neuroni del cervello muoiono rapidamente a causa della mancanza di flusso sanguigno, e molti pazienti non riescono a riprendersi mai del tutto. Non è infrequente vedere persone sopravvissute a un ictus che rimangono paralizzate, anche in parte, e non riescono a parlare per il resto della vita.
Si tratta di una malattia molto più frequente man mano che si sale con l’età, e con una percentuale davvero minima negli individui con meno di 30 anni. Proprio per questo, i genitori di Gabriel pensavano che gli adolescenti sani fossero al sicuro, e che nulla del genere potesse succedere al loro figlio. Per fortuna, Gabriel ha ricevuto l’aiuto di Axel, il Border Collie che gli ha salvato la vita dimostrando ancora una volta quanto è profondo il legame fra i cani e i loro proprietari.
https://www.washingtonpost.com/nation/2023/10/23/dog-saved-teenager-stroke-texas/
https://www.today.com/health/men-s-health/dog-alerts-parents-teen-stroke-rcna120566