Gatti selvatici e gatti domestici non si sono incrociati per 2000 anni: perché lo fanno adesso?

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di Gianmarco Bonomo

11 Novembre 2023

Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre 2024

Gatti selvatici e gatti domestici si accoppiano

Il rapporto fra gatti selvatici e gatti domestici è stato per lungo tempo oggetto di studi e dibattiti. In passato, si credeva che nelle isole britanniche queste due specie si fossero incrociate sin dal loro primo incontro 2000 anni fa. Al contrario, una recente scoperta ha svelato che non è proprio così. Vediamo allora perché adesso gatti domestici e gatti selvatici si accoppiano fra loro, e perché non è una buona notizia.

Come sono arrivati i gatti domestici in Europa?

gatto selvatico

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I gatti domestici discendono dal gatto selvatico africano, e si sono diffusi in Europa al seguito degli esseri umani, di fatto coabitando con i gatti selvatici autoctoni. I ricercatori hanno pensato che le due sottospecie si fossero ibridate, sin dal loro arrivo nelle isole britanniche, circa 2000 anni fa. Il fenomeno si verifica piuttosto spesso: le popolazioni domestiche di vari animali, infatti, si sono spesso incrociate con specie selvatiche affini, in seguito alle migrazioni dei gruppi umani. Si tratta di un fenomeno osservato in molti animali domestici, a eccezione dei cani.

E, come potremmo dire, anche a eccezione dei gatti, come emerge da due recenti studi pubblicati su Current Biology e BioRxiv. Negli ultimi 2000 anni, infatti, i gatti domestici e i gatti selvatici hanno mantenuto una notevole distanza l’uno dall’altro, evitando di mescolare i loro geni. Tutto questo, fino agli anni 60 del ventesimo secolo, quando le cose sono iniziate a cambiare.

Incroci fra gatti selvatici e gatti domestici: quando sono iniziati?

gatti selvatici

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Per condurre questa ricerca, il team ha sequenziato e analizzato campioni genetici di gatti domestici e selvaggi, includendo esemplari di oggi e anche campioni provenienti da diversi siti archeologici. I risultati di queste analisi hanno rivelato una tendenza a evitare gli incroci da parte di entrambe le sottospecie. Questo equilibrio è durato più o meno fino agli anni 60 del ventesimo secolo, con conseguenze potenzialmente gravi per le popolazioni di gatti selvatici della Scozia.

Gli studi dei due team di ricercatori si sono infatti concentrati sulla potenziale scomparsa dei gatti selvatici scozzesi. In questa regione, negli ultimi decenni i casi di ibridazione fra gatti selvatici e gatti domestici sono aumentati notevolmente. E la causa potrebbe essere la diminuzione delle popolazioni selvatiche, che portano a cercare un compagno per l’accoppiamento fra i gatti randagi delle città. Randagi, ma non selvatici. Secondo la dottoranda Jo Howard-McCombe, l’ibridazione fra le due sottospecie è

il risultato di minacce moderne comuni per molte delle nostre specie native. La perdita di habitat e la persecuzione hanno spinto i gatti selvatici sull’orlo dell’estinzione in Gran Bretagna. L’utilizzo di dati genetici per esaminare la loro storia demografica è affascinante e offre opportunità per proteggere i gatti selvatici scozzesi.

Le conseguenze degli incroci: c’è futuro per il gatto selvatico?

gattino per strada

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A breve termine, l’ibridazione tra gatti domestici e gatti selvatici potrebbe aver portato dei vantaggi ai cuccioli di questi ultimi. I gatti domestici sono infatti portatori di malattie che possono colpire anche i gatti selvatici, per cui incroci hanno contribuito a proteggere la loro prole. Si tratta di un vantaggio a breve termine, però. Nel lungo periodo, questo fenomeno potrebbe portare alla perdita di gatti selvatici europei in Scozia e in altre regioni in cui sono a rischio.

Per contrastare questo fenomeno, un programma di riproduzione in cattività ha rilasciato diversi gatti selvatici sulle Highlands scozzesi. Che però riescano a riprodursi senza ricorrere ai gatti domestici, ancora non è possibile dirlo. Per salvare la sottospecie di gatti selvatici della Scozia, dovranno resistere alle sirene della città. E anche ai nostri gatti comuni.