I pesci rossi non andrebbero mai e poi mai rilasciati nei fiumi e nei laghi: una ricerca spiega perché

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di Gianmarco Bonomo

27 Dicembre 2023

Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre 2024

pesce rosso enorme

I pesci rossi sono considerati ovunque degli innocui animali da tenere in un acquario, spesso anche troppo piccolo. Eppure, sono diversi ormai gli studi che confermano come questi piccoli pesciolini siano una vera e propria minaccia per la biodiversità. Vediamo perché i pesci rossi rappresentano un pericolo per l’ambiente, e come cercare di limitare il problema.

I pesci rossi sono una specie invasiva, secondo una ricerca

pesci rossi in buste di plastica

Pexels

Negli ultimi anni si è parlato molto spesso di specie invasive. In breve, si tratta di tutte quelle specie vengono introdotte in ecosistemi in cui non hanno competitor o predatori. Di conseguenza, gli individui della specie possono riprodursi, portando anche a danni irreparabili per l’ambiente. Alcuni esempi sono i granchi blu, il gambero della Louisiana, i gatti e i pesci rossi. Esatto, proprio gli adorati animali acquatici da tenere in un acquario e rilasciare in natura, magari dopo le suppliche di un bimbo.

Uno studio condotto dai ricercatori della Queen’s University di Belfast ha cercato di studiare meglio l’impatto dei pesci rossi sull’ambiente. Il team si è concentrato su due specie predominanti in Irlanda del Nord: il classico pesce rosso, Carassius auratus, e il pesce delle Montagne della Nuvola Bianca, Tanichthys albonubes. Le due specie costituiscono un serio pericolo per l’ecosistema marino dell’Irlanda del Nord, soprattutto perché non sono autoctone e sembrano presentare, rispetto alle prime, alcuni decisivi vantaggi.

Perché i pesci rossi sono pericolosi per l’ambiente?

pesci rossi che nuotano

Pexels

La ricerca ha svelato che, una volta rilasciati in natura, i pesci rossi sono estremamente pericolosi per l’ambiente. Non soltanto sono voraci, ma sono anche più audaci e spavaldi rispetto alle specie autoctone. La combinazione, vincente da un punto di vista evolutivo, di appetiti insaziabili e comportamenti aggressivi li rende una seria minaccia per la biodiversità. In più, i pesci rossi sanno adattarsi a qualsiasi condizione, aspetto che li rende pericolosi per le specie dei fiumi e dei laghi.

Come confermato dai ricercatori dell’Irlanda del Nord, il clima rigido dell’Europa Settentrionale pare non costituire una barriera per i pesci rossi. Al contrario di quanto avviene con altre specie invasive, quindi, il pesce rosso prospera e si adatta facilmente. Per questa ragione, il team sottolinea la pericolosità degli impatti ecologici di questa sottovalutata specie.

Dall’Irlanda del Nord al Canada: quanti danni fanno i pesci rossi

pesce rosso enorme

Cole Burston/University of Toronto Magazine

Lo studio sui pesci rossi condotto dalla Queen’s University di Belfast ha avuto un’eco dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. In Canada, infatti, questi pesci stanno diventando un serio problema ambientale, anche se in modi non previsti dai ricercatori britannici. Spesso i pesci rossi vengono rilasciati in stagni di acqua piovana, ma finiscono per crescere molto più rispetto a quanto potremmo aspettarci.

Il prof. Nicholas Mandrak dell’Università di Toronto Scarborough ha scoperto oltre 20 mila pesci rossi in uno stagno di acqua piovana in Ontario. Al di là dei numeri, che potrebbero anche essere allarmanti, la scoperta testimonia come i pesci rossi siano in grado di prosperare anche in condizioni ambientali estreme. Si tratta di una vera e propria specie invasiva che si riproduce rapidamente e influenza in negativo habitat acquatici a cui non appartiene.

Insomma, una volta il pesce rosso veniva considerato innocuo. Oggi, al verificarsi di determinate condizioni potrebbe anche costituire una minaccia globale da prendere sul serio. Da una parte, sarebbe meglio non acquistare questi pesci, ma non è questo il problema. Ciò che va evitato assolutamente è rilasciare i pesci rossi in natura. Non soltanto possono crescere oltre ogni previsione, ma costituire un pericolo per un ecosistema già messo a rischio dall’azione dell’uomo.