Studio afferma che i gatti mangiano più 2.000 specie di animali diverse
Per quanto possiamo nutrire i nostri gatti con crocchette o cibo in scatola, il loro istinto predatorio avrà la meglio e farà sì che caccino e mangino tanti altri animali presenti nei nostri giardini e dintorni. Uno studio ha mostrato che si cibano di più di 2.000 specie diverse di animali.
Cosa possono trovare fuori dalle mura di casa?
Pixabay
In questo studio è stato creato un database che raccoglie tutti i dati inerenti ai gatti e alla loro dieta. È stato visto che si cibano di moltissimi animali diversi, come uccelli, piccoli mammiferi, rettili e anche insetti e anfibi. Uno dei problemi principali riguarda il fatto che alcune volte questa caccia possa trasformarsi in una vera minaccia alla biodiversità. Può succedere che i gatti caccino animali in via d’estinzione e questo si trasforma, chiaramente, in un problema per quanto riguarda la loro conservazione.
Spesso i gatti catturano le prede ma poi non le mangiano
Pixabay
I gatti quando cacciano e uccidono le loro prede, come uccelli, topi, lucertole e insetti, non è detto che lo facciano perché hanno fame; anzi, di solito è semplicemente un comportamento legato ad un istinto. Durante i primi mesi di vita, è la madre ad insegnargli come cacciare e catturare le prede, di conseguenza per loro potrebbe essere un semplice esercizio o un gioco.
Può anche capitare che un gatto porti la preda in casa e la offra come sorta di dono alla famiglia, questo perché vedono anche gli esseri umani come parte del loro gruppo sociale e cercano quindi di condividere il loro bottino. In questi casi è bene ricordare di non sgridare il nostro gatto, infatti potrebbe essere motivo di confusione poiché per lui condividere il cibo è un segno di affetto e fiducia.
Alcune volte sono portati a cacciare semplicemente per noia, magari vedendo la preda muoversi e correre in un prato, per questo una volta uccisa non avranno comunque intenzione di mangiarla.
Si può affermare quindi che ciò dipende da diversi fattori intrecciati tra loro.
Cosa bisognerebbe fare?
Pixabay
Come abbiamo visto, secondo molti studi i gatti sono una minaccia per la biodiversità. Esistono però alcuni accorgimenti che potrebbero mitigare il problema. Innanzitutto molti esperti consigliano di tenere i gatti all’interno, creando un ambiente adatto, con giochi e vari stimoli in modo da mantenere attivo l’animale sia dal punto di vista fisico che mentale.
Se invece i gatti fossero autorizzati ad uscire, sarebbe bene trattenerli in casa almeno nelle ore in cui sono più attivi, in modo da mitigare almeno in parte il problema.
Anche all’esterno sarebbe utile creare aree limitate in cui i gatti abbiano la possibilità di muoversi e fare in modo che non si allontanino troppo da casa.
Per quanto riguarda i gatti randagi è molto importante mantenere le popolazioni sotto controllo attraverso la sterilizzazione, infatti questo è l’unico modo che permette di evitare la formazione di colonie molto grandi che, di conseguenza, caccerebbero gran parte della fauna a loro disposizione. Molte associazioni lavorano ogni giorno per sfamare e portare cibo a queste colonie randagie.
In tutti i casi la cosa più importante è conoscere il problema e, per quanto possibile, cercare di collaborare e trovare delle soluzioni che possano essere messe in pratica e tornare utili a tutti.