I cani di piccola taglia vivono più a lungo, ma invecchiano prima: lo dice una ricerca
Se hai un cane, sai bene che prima o poi crescerà e diventerà anziano nel corpo e nello spirito. Da questo punto di vista, è ben noto che i cani di piccola taglia vivono più a lungo rispetto a quelli di grossa taglia. Una ricerca recente ha tuttavia fatto una scoperta sui segni dell’invecchiamento, con risultati per certi versi sorprendenti. Vediamo di cosa si tratta.
L’invecchiamento nei cani di piccola taglia
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Le differenze nell’aspettativa di vita dei cani di piccola taglia e grossa taglia sono notevoli. I cani più piccoli, infatti, possono raggiungere anche i 14 anni di vita, mentre è frequente che i cani grandi arrivino con più difficoltà alla soglia dei 10 anni. Da questo punto di vista, una ricerca condotta dall’Università ELTE Eötvös Loránd con sede a Budapest ha complicato il quadro della situazione.
Dopo aver esaminato i dati di oltre 15 mila cani, i ricercatori hanno infatti scoperto che la differenza nell’aspettativa di vita potrebbe non essere un beneficio a tutto tondo. I cani di taglia piccola, nello specifico con peso inferiore a 7 chili, avrebbero una probabilità del 400% di manifestare un declino cognitivo in età avanzata rispetto ai cani di grossa taglia.
L’invecchiamento nei cani di grossa taglia
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La ricerca, pubblicata su Geroscience, osserva come i cani inizino a mostrare cambiamenti comportamentali e cognitivi poco dopo i dieci anni. Tuttavia, la velocità di questi cambiamenti tende a variare a seconda della taglia del cane. In particolare, i cani più grandi iniziano a invecchiare fisicamente molto prima dei cani di piccola taglia, almeno due o tre anni. Allo stesso tempo, come hanno rilevato i ricercatori, hanno un rischio inferiore di sperimentare un declino cognitivo in età avanzata. Insomma, i cani più piccoli vivono più a lungo, ma tendono a invecchiare cognitivamente prima degli altri. Al contrario, i cani più grandi vivono di meno e invecchiano prima, ma rischiano meno di avere un declino cognitivo.
Inoltre, i ricercatori hanno rilevato anche una correlazione fra il muso e il processo di invecchiamento. I cani con un muso lungo, come i Levrieri, sarebbero più inclini al declino cognitivo rispetto a quelli con un muso più corto, come i Labrador e i Pastori Tedeschi. Ricordiamo però che una correlazione non implica necessariamente un rapporto causale, per trovare il quale saranno necessarie ricerche più approfondite.
Come prendersi cura di un cane anziano
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Quale che sia il cane che hai scelto, prendersi cura del tuo amico a quattro zampe richiede dedizione e buona volontà, ma rappresenta un segno del tuo affetto. Se il tuo cane ha superato i 10 anni di età, dovrai quindi prestare attenzione ai cambiamenti nei suoi comportamenti, per cui la prima cosa da fare è aumentare la frequenza delle visite dal veterinario. Inoltre, è bene:
- curare la sua alimentazione, monitorando peso e forma fisica ma soprattutto adattando il cibo alle sue specifiche esigenze;
- ridurre la durata delle passeggiate, in special modo quando c’è caldo, adattando l’attività fisica alle condizioni specifiche del cane;
- mostrare affetto costante, osservando i cambiamenti comportamentali ma non dimenticando che, anche durante la vecchiaia, movimento e gioco sono essenziali;
- adattare l’ambiente casalingo alle esigenze di un cane anziano, accompagnandolo da una stanza all’altra e offrendo un posto comodo e morbido in cui riposare;
- monitorare la sua salute mediante palpazioni, contattando il veterinario per qualsiasi incertezza o problema alla salute del cane.
In questo modo, riuscirai a offrire degli anni di serenità al tuo migliore amico. E stai pur certo che lui capirà alla perfezione tutto l’affetto e l’amore che gli dimostri, ricambiando come soltanto un cane sa fare.