Si possono dare i carboidrati al cane? E se sì: meglio pasta o riso?

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di Gianmarco Bonomo

08 Gennaio 2024

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre 2024

Si possono dare i carboidrati al cane? E se sì: meglio pasta o riso?

I cani mangiano di tutto, si dice, e questa credenza ha portato molte persone a offrire ai loro amici pasti a base di carboidrati. Pasta, riso, pane sono tutti alimenti che spesso vediamo offerti ai cani come se fosse qualcosa di normale. In questo articolo, vedremo in dettaglio se i carboidrati siano necessari nella dieta del cane e, se sì, quali carboidrati puoi dargli.

I carboidrati nella dieta del cane

pane in cassetta

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Anche se tendiamo a considerarlo un onnivoro, non dobbiamo dimenticare che il cane mostra tratti fisiologici più vicini a quelli dei carnivori. Ha un intestino molto breve, rispetto al nostro, e una struttura dello stomaco praticamente identica ai lupi, entrambi indicatori di una dieta ricca di proteine. Di conseguenza, la dieta del cane dovrebbe essere per lo più proteica, in linea con i suoi progenitori.

Allo stesso tempo, è ormai da migliaia di anni che i cani si evolvono insieme a noi e per via delle nostre azioni. In pratica, quindi, i carboidrati svolgono comunque un importante ruolo nell’alimentazione dei nostri amici a quattro zampe, fornendo energia e contribuendo alla salute intestinale. Sembra un po’ una conclusione paradossale, ma in fondo il cane non è altro che un lupo che ha imparato a vivere con gli esseri umani, e ne porta i segni. Nel caso dell’alimentazione, questi segni sono una maggiore tolleranza dei carboidrati e degli amidi, ma senza esagerare: una dieta equilibrata non dovrebbe superare una quantità pari al 30% del totale dell’apporto calorico.

La digestione dei carboidrati

cane dalmata

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I cani infatti possiedono enzimi che riescono a digerire i polisaccaridi, per cui i carboidrati costituiscono in effetti una buona fonte di energia. Non si tratta di un alimento necessario e imprescindibile, perché un cane può ricavare energia anche soltanto dalle proteine e dai grassi, un po’ come avviene per i gatti. Allo stesso tempo, però, anni di adattamento hanno reso il suo apparato digerente adatto anche ai carboidrati.

Parlando di digestione dei carboidrati, tuttavia, è importante ricordare come alcuni cani possano manifestare difficoltà digestive o anche intolleranze. Queste ultime sono spesso legate alla quantità e alla qualità dei carboidrati presenti nell’alimentazione, ma non solo. Una digeribilità non ottimale del cibo può dipendere da specifici alimenti oppure da condizioni più ampie. Per questa ragione, è sempre importante contattare il veterinario per dubbi o incertezze.

Quali carboidrati dare al cane?

spaghetti

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Sebbene i cani non siano strettamente dipendenti dai carboidrati, alcuni alimenti possono essere comunque inclusi nella loro dieta. Come dicevamo, sarà bene non superare il 30% rispetto al totale fabbisogno, ma non ci sono altre controindicazioni se non una difficoltà del singolo individuo a digerire i carboidrati. Ecco allora quali carboidrati dare al cane e includere nella sua dieta:

  • Pasta. È possibile dare la pasta al cane, ma ad alcune condizioni: deve essere ben cotta, innanzitutto, ma deve anche avere un condimento leggero. Il modo migliore è quello di usarla come accompagnamento a una fonte di proteine, per esempio la carne.
  • Pane. Contrariamente a ciò che si pensa, il pane fresco va assolutamente evitato, perché il lievito ancora attivo potrebbe causare problemi digestivi. Al contrario, il pane raffermo va bene ed è una scelta più sicura.
  • Riso. La questione qui si fa più complessa per via della masticazione: un cane tende infatti a strappare il cibo senza masticare. Finirebbe per ingoiare i chicchi di riso, che poi andrebbero incontro a una digestione difficoltosa. Meglio evitare.

In conclusione, sebbene non siano strettamente necessari i carboidrati rappresentano un buon alimento complementare nell’alimentazione del cane. La chiave è offrirli con moderazione e capire sempre se l’animale domestico mostra problemi alla digestione. Osservando il suo comportamento, sarà possibile garantire una dieta equilibrata e, in generale, il suo benessere.