Un esperimento di scuola sfugge di mano: 300 axolotl in cerca di adozione, ma potrebbe non essere una buona idea
Adottare un axolotl soltanto perché è un animale molto carino sembra una buona idea, ma lo è soltanto fino a un certo punto. Se ne parla da un po’ per via della decisione del Regius College nei Paesi Bassi, che sembrava volerne dare centinaia in adozione. Si tratta di anfibi che sembrano molto simpatici grazie all’espressione del volto, ma che richiedono una certa dose di impegno e responsabilità. In questo articolo, vedremo proprio perché adottare un axolotl è una scelta da prendere sul serio e come prendersi cura di questo anfibio nel modo giusto.
Cos’è un axolotl e perché va così di moda
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Gli axolotl sono anfibi dall’apparenza unica nel mondo animale. Parenti delle salamandre, a differenza delle rane non compiono il tradizionale processo di crescita, rimanendo nella loro forma di girino. In pratica, potremmo dire, rimangono adolescenti per tutta la vita ma crescono fino a raggiungere i 30 centimetri di lunghezza. L’aspetto di un axolotl è quindi a metà fra un girino e una salamandra, con un’ulteriore fondamentale differenza: l’espressione del volto. Gli axolotl hanno infatti occhi grandi e piccole ali laterali sui due lati della testa, tutti elementi che insieme al “sorriso” li ha resi decisamente famosi. Per questa ragione, sono spesso adottati come animali domestici anche da persone che non hanno idea della responsabilità che il loro benessere comporta.
Come prendersi cura di un axolotl domestico
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Decidere di adottare un axolotl non vuol dire infatti poter godere soltanto di un volto simpatico e di un animaletto domestico, come fosse un oggetto. Per garantirgli il benessere che merita, è necessario seguire tre principi fondamentali:
- Organizzare l’ambiente giusto. Perché un axolotl si senta a casa, è necessario un acquario con capacità minima di 40 litri: più è meglio, meno è da evitare assolutamente. Puoi aggiungere un coperchio per evitare fughe, ma è fondamentale installare un sistema di purificazione dell’acqua. Valuta anche un buon substrato, magari con ciottoli grandi, e fornisci luce moderata.
- Mantenere l’axolotl in buona salute. La temperatura ideale dell’acqua deve oscillare fra i 16° C e i 21° C, per cui potrebbe essere necessario usare un riscaldatore per acquari. La dieta di un axolotl è composta da lombrichi, vermi americani e gamberetti, ma questo anfibio mangia anche il pollo. Ricorda di cambiare almeno la metà dell’acqua su base settimanale.
- Mantenere l’axolotl al sicuro. Se hai più di un assolotto, è importante separare i giovani dagli adulti per evitare problemi. È possibile mantenerli in compagnia dei simili, ma con individui di dimensioni ed età simili. Evita di toccarli se non quando strettamente necessario: causa stress e potrebbero diventare aggressivi.
Adottare un assolotto: la storia dei 300 axolotl del Regius College
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A proposito di axolotl, ha fatto parlare di sé una notizia diffusa da Regius College di Schagen, nei Paesi Bassi. Suo malgrado, il college si è ritrovato con centinaia di uova di axolotl che si sarebbero schiuse e avrebbero richiesto un’adozione di massa. Adozione per la quale sarebbero state necessarie le raccomandazioni e linee guida che abbiamo menzionato nei paragrafi precedenti.
Dai 50 girini che ci si aspettava, il numero è infatti arrivato a circa 300, un evento che ha preoccupato la responsabile dell’acquario di axolotl. Insomma: il problema sembrava essere quello di trovare una casa ai piccoli anfibi. La verità è diversa: un insegnante di biologia della scuola ha suggerito che soltanto una parte degli axolotl raggiungerà l’età adulta. Nonostante ciò, il Regius College si è preparato a trovare una casa a ciascuno dei piccoli che raggiungerà l’età adulta. Nella speranza che anche chi li accoglierà sappia pensare al loro benessere, e non soltanto a un volto simpatico.