Un team di ricercatori ha capito perché i cani scodinzolano, e di chi è la “colpa”
Nella nostra percezione, nulla esprime la felicità di un cane quanto una coda che scodinzola. Eppure, dietro a questo gesto c’è un intero mondo di comunicazione che costituisce un vero e proprio linguaggio, come sostenuto da una recente ricerca. Vediamo allora perché i cani scodinzolano e a chi dobbiamo questa particolare caratteristica dei nostri amici a quattro zampe.
Scodinzolare indica felicità, e molto di più: la ricerca innovativa
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Se vediamo una coda che scodinzola, allora sappiamo che il cane è felice. Eppure, un cane che scodinzola non comunica soltanto questo, come hanno rilevato i ricercatori italiani e americani nel loro studio. Infatti, a seconda della direzione, della velocità e dell’altezza, il movimento della coda di un cane può trasmettere emozioni e messaggi diversi. Insomma: una coda che scodinzola sarebbe capace di un linguaggio visivo che si è evoluto nei cani proprio per comunicare con gli esseri umani. Come spiega Andrea Ravignani, neuroscienziato all’università La Sapienza di Roma:
attraverso il semplice atto di condividere lo spazio fisico, gli esseri umani interagiscono direttamente con i cani in molti contesti in cui la comunicazione è essenziale. I segnali visivi sono usati come mezzi comunicativi sia fra uomo e cane che fra simili, e il portamento della coda, la posizione e lo scodinzolamento ci forniscono segnali informativi facilmente osservabili
La doppia ipotesi: perché i cani scodinzolano?
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Il professor Ravignani nota inoltre che, fra i canidi, i cani sono quelli che scodinzolano di più. Da questa semplice osservazione è partita una ricerca che potrebbe ridefinire la nostra percezione di un cane che scodinzola. Infatti, secondo i ricercatori la coda si sarebbe evoluta come mezzo di comunicazione durante la fase di domesticazione del cane. Gli esseri umani avrebbero selezionato cani che mostravano una maggiore propensione a scodinzolare, escludendo quindi chi presentava caratteristiche più simili ai lupi. Inoltre, gli esseri umani avrebbero selezionato gli individui che scodinzolano perché apprezzavano il ritmo della coda. Secondo Silvia Leonetti, dottoranda all’università di Torino e co-autrice della ricerca:
La sensibilità umana e l'intuizione per i movimenti della coda del cane, con scodinzolamento generalmente associato a valenza positiva, è decisamente forte, ed è possibile che i nostri antenati abbiano preferito consciamente o inconsciamente i cani che scodinzolavano più spesso
Perché un cane scodinzola? Oltre la semplice felicità
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Come per le espressioni del volto di un cane e il suo colore degli occhi, anche per la coda che scodinzola potremmo essere noi i responsabili. Scodinzolando, un cane non comunica soltanto felicità quanto una serie di emozioni diverse e complesse. Una coda che scodinzola può infatti esprimere:
- felicità e gioia;
- nervosismo per una situazione di disagio;
- preparazione ad uno scontro fisico.
Comprendere cosa vuole dirci un cane che scodinzola non può prescindere anche da un’attenta osservazione della testa, delle orecchie e, in generale, del movimento. Altro fattore che rende più complessa la comunicazione di un cane che scodinzola è la lateralizzazione della coda. In pratica, a seconda della direzione dello scodinzolamento possiamo comprendere una particolare reazione del cane. Se la coda è più a destra, la risposta dell’animale è positiva; se la coda è più a sinistra, la reazione è più negativa.
Insomma, un cane che scodinzola ci sembra qualcosa di semplice e banale, ma nasconde una complessità di cui stiamo scoprendo alcuni aspetti soltanto adesso. Gli esseri umani avrebbero giocato un ruolo fondamentale proprio nell’insorgenza di questo tratto, a testimonianza del legame profondo fra la nostra specie e i cani. E della responsabilità che abbiamo nei loro confronti.