I gatti possono bere il latte oppure è assolutamente da evitare? La verità oltre i luoghi comuni
Tutti conosciamo l’immagine di un gatto che sorseggia del latte da una ciotola, tanto che viene naturale darla per scontata. Ai gatti piace il latte, e anzi ne vanno matti, giusto? Ecco, non proprio: al contrario dare il latte al gatto potrebbe comportare diversi problemi dal punto di vista della salute. Ma perché succede, e davvero è necessario evitare del tutto di dare il latte al gatto? Scopriamolo insieme!
Perché il gatto non può bere il latte?
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Nell’introduzione abbiamo richiamato l’immagine in cui un gatto è intento a bere del latte da una ciotola, dicendo che forse non è poi così vera. Negli ultimi anni, invece, si è diffusa un’altra immagina, secondo cui un gatto dovrebbe assolutamente evitare il latte, pena il rischio di gravi problemi alla salute. Delle due l’una: qual è la verità? Il gatto può bere il latte oppure non può farlo? La verità, come spesso accade, sta nel mezzo.
Come tutti i mammiferi, i gatti si nutrono di latte materno nelle prime fasi della loro vita: è la caratteristica che ci accomuna tutti al netto delle differenze evolutive. Una volta superate le otto settimane di vita, tuttavia, i gatti perdono la capacità di digerire il lattosio, ossia lo zucchero presente nel latte. Di conseguenza, i gatti adulti diventano intolleranti al lattosio proprio come avviene con altre specie animali. In teoria, anche alcuni esseri umani perdono la capacità di digerire il lattosio con la crescita, ma per molti altri una mutazione genetica ha permesso invece di continuare a digerirlo. Tutto ciò non è avvenuto con i gatti, però.
Quali sono gli effetti del latte sui gatti?
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Dopo aver visto perché il gatto non può bere il latte, dobbiamo capire cosa succede se per caso il gatto decide di berne un po’. D’altronde, il nostro amico felino non sa di essere intollerante, e il sapore potrebbe anche piacergli. Cosa può succedere quindi?
Se il gatto sorseggia un po’ di latte, potrebbe anche non succedere nulla. Se invece le quantità sono considerevoli, potrebbe incorrere in sintomi spiacevoli come diarrea e flatulenza. Se non viene digerito, il lattosio permane nell’intestino e attira l’acqua portando a una diarrea osmotica. Da questo punto di vista, sarebbero necessari interventi di reidratazione del gatto, per evitare disidratazione e altre conseguenze. Pertanto, dare il latte al proprio amico felino non equivale a dargli un veleno, ma di certo non è un alimento salutare per la sua dieta. Non è neanche detto che il gatto lo accetti: magari sa già che non gli farà bene.
Posso dare il latte al gatto? Eccezioni e alternative
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Ovviamente, i gattini sotto le otto settimane hanno un forte bisogno del latte: da una parte, possono ancora digerire il lattosio; dall’altra, il latte materno è un alimento completo che serve alla crescita del gattino. Nell’impossibilità di ricorrere al latte materno, è possibile dare al piccolo un altro tipo di latte che abbia le giuste proporzioni di proteine, grassi e zuccheri. In questo casi, diventa quindi essenziale consultare un veterinario e chiedere un consiglio su cosa fare.
Per i gatti adulti, invece, è possibile valutare alcune alternative al classico latte, meno dannose. Derivati quali lo yogurt naturale, il burro e i formaggi possono essere offerti in piccole quantità. Per tutto quello di cui abbiamo discusso, è fondamentale osservare i comportamenti del nostro amico felino quando mangia derivati del latte, così da comprendere se riesce a tollerarli o presenta sintomi. In questo modo, potremo offrirgli una dieta equilibrata e alimenti che gli piacciono, ma che non fanno male.