I cani possono mangiare il gelato? Ecco i rischi e i benefici di questo dolce
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Avere un cane vuol dire condividere la propria vita con un compagno fedele e un amico leale. Allo stesso tempo, però, vuol dire anche comportarsi con responsabilità e garantire il suo benessere, anche e soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. Ci sono alcuni cibi da evitare, certo, mentre per altri il dubbio sorge spontaneo: i cani possono mangiare il gelato? Soprattutto nei mesi più caldi è un dolce fresco e buono: cosa fare allora? Scopriamolo insieme!
I cani possono mangiare il gelato?
In breve, sì: i cani possono mangiare il gelato, ma con alcune importanti precauzioni da prendere. Innanzitutto è fondamentale evitare i gusti al cioccolato e al caffè, che contengono ingredienti tossici per i nostri amici a quattro zampe, e anche i gusti che contengono cacao. Quindi niente gianduia e niente stracciatella: in tutti questi casi, si tratta di gusti e ingredienti che potrebbero anche portare a gravi conseguenze per la salute.
Di contro, i gelati alla frutta possono rappresentare uno snack estivo perfetto per i cani, ma è meglio che non contengano lattosio e che siano a base d’acqua. Il lattosio può infatti causare disturbi gastrointestinali, e pertanto è necessario evitare tutti gli alimenti che lo contengono. Nessun problema allora per tutti gli altri gelati? Sì e no, perché i cani non reagiscono bene all’aumento di zuccheri nel sangue, e pertanto è meglio limitare la quantità di gelato che offriamo loro. Possono mangiarlo ma senza esagerare.
Il cane ha mangiato il gelato: ci sono rischi?
Scouse Smurf/Flickr - CC BY-ND 2.0
Come dicevamo, se il cane ha mangiato piccole quantità di gelato alla frutta, allora non avrà alcun problema: basta tenere sotto controllo la quantità di zuccheri presenti nella sua alimentazione e fornire una dieta equilibrata. Diverso è il caso in cui il cane ha mangiato accidentalmente gusti come il cioccolato o il caffè: meglio contattare subito il veterinario, che potrà consigliare su cosa fare per aiutare il povero animale. Ci sono tuttavia anche altri rischi insiti nel consumo di gelato:
- Colpo di freddo. Si tratta del classico mal di testa che sopraggiunge quando si mangia il gelato troppo velocemente, e può succedere anche nei cani che ingeriscono un pezzo di gelato troppo grande e freddo. L’effetto è passeggero, ma è bene limitare le quantità.
- Predisposizione al diabete. Si tratta di una condizione dovuta all’incapacità di regolare la quantità di zucchero nel sangue, e anche in questo caso è possibile agire limitando l’assunzione di gelato.
- Rischio di soffocamento. Può avvenire con ghiaccioli e altri dolcetti congelati, e colpisce maggiormente i cani che hanno difficoltà nella masticazione. Da questo punto di vista è essenziale insegnare al cane a mangiare più lentamente.
Un’alternativa interessante: il gelato per cani fai da te
In piccolissime quantità, il cane può assaggiare il gelato tradizionale, ma è sempre meglio scegliere un gelato specifico per cani. Si tratta di preparati che utilizzano ingredienti adatti ai nostri amici a quattro zampe, ma che non sempre si riescono a trovare al supermercato o nel negozio di pet food. Perché non valutare un’alternativa come il gelato per cani fai da te?
La preparazione è abbastanza semplice e, anche se non restituisce un risultato simile al classico gelato, permette di offrire al cane uno snack gustoso e, soprattutto, fresco. Un gelato per cani fai da te è per esempio quello alla banana, realizzato con una banana e dello yogurt senza lattosio. Basta mescolare i due ingredienti, magari aggiungendo del miele per addolcire ulteriormente, e poi mettere tutto nel congelatore. Un procedimento simile è utile anche per preparare del gelato alla fragola o dei ghiaccioli al melone, frutto particolarmente apprezzato dai cani.
Si tratta di ricette semplici e che richiedono davvero pochi minuti, eppure possono fornire ai cani un gelato realizzato appositamente per loro. Potrà anche non essere buono come quello della gelateria preferita, ma non ha neanche le stesse controindicazioni. E forse è questo l’aspetto più importante.