Il microchip per gatti è diventato obbligatorio nel Regno Unito: il motivo della nuova legge in vigore

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di Francesca Argentati

18 Giugno 2024

Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2024

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Molti animali domestici sono dotati di microchip per poter essere ritrovati dalla propria famiglia in caso di smarrimento, ma ora nel Regno Unito è diventato obbligatorio: tutti i gatti devono averlo, ecco il motivo.

Regno Unito, obbligatorio dal 10 giugno 2024 il microchip per gatti

gatto bianco

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Tutti i gatti del Regno Unito devono essere dotati di microchip. Si tratta di un dispositivo elettronico, rivestito di materiale biocompatibile, che un veterinario provvede a posizionare sotto la cute e che si rivela provvidenziale in tutti i casi in cui un animale domestico viene smarrito dalla sua famiglia e ritrovato da terzi: attraverso l'identificazione è infatti possibile contattare i proprietari e restituirlo.

Sebbene sia una scelta saggia da parte di molti, per il Regno Unito è diventato un dovere imprescindibile: dal 10 giugno 2024, infatti, la legge relativa al microchip obbligatorio per i gatti è entrata in vigore. L'obiettivo del governo è quello di tutelare i felini e il loro benessere, anche e soprattutto attraverso il comportamento responsabile dei loro proprietari.

Perché il Regno Unito ha reso obbligatorio il microchip per i gatti

Il dispositivo ha una grandezza equiparabile a quella di un chicco di riso e viene inserito tra le scapole. Il numero identificativo assegnato al chip viene registrato in un database nazionale, unitamente ai dati relativi al proprietario del gatto, tra cui indirizzo e numero di telefono. Il governo del Regno Unito ritiene che questa soluzione sia più efficace rispetto ai collari muniti di targhette, che possono cadere o rovinarsi nel tempo, diventando illeggibili. Al contrario, il microchip è permanente e può essere letto tramite uno scanner da rifugi, veterinari e organizzazioni che si occupano di animali smarriti e randagismo.

Si tratta di una procedura semplice e veloce, ma che aumenta esponenzialmente la possibilità di ricongiungersi al proprio felino in caso di smarrimento. La nuova legge prevede anche di aggiornare i dati inseriti in un microchip già esistente prima del 10 giugno qualora abbiano subito modifiche. Naturalmente, è essenziale conservare il numero del microchip, che si rivelerà fondamentale in caso di necessità. La decisione del Regno Unito è arrivata in seguito a consultazioni pubbliche, stando alle quali il 99% delle persone intervistate si è dichiarato favorevole ai microchip per i gatti domestici, sia per aumentare le possibilità di ritrovarli che per combattere il fenomeno dell'abbandono.

Multa per chi non dota il suo gatto di microchip nel Regno Unito

gatto con microchip

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La nuova legge prevede che tutti i gatti debbano avere il microchip entro le venti settimane dalla nascita. Oltre questa soglia, i proprietari hanno a disposizione tre settimane di tempo per provvedere: in caso contrario, potrebbero ricevere una multa fino a 500 sterline. Per eseguire la procedura è sufficiente prendere appuntamento presso il proprio veterinario di fiducia, che in questo periodo nel Regno Unito potrebbe aver visto un incremento delle richieste e quindi una lista d'attesa piuttosto lunga. L'inserimento del microchip ha un costo che varia tra le 10 e le 20 sterline, ma in alcuni casi può essere gratuito.

Sebbene molto raramente, i microchip potrebbero diventare difettosi e illeggibili, ma è comunque possibile inserirne uno sostitutivo accanto a quello non più funzionante. L'importante è che sia registrato presso una società di database riconosciuta e approvata dal governo, che dovrà essere contattata nel caso di emergenza per contrassegnare il gatto come smarrito, o aggiornata se la proprietà del felino dovesse essere ceduta a un'altra famiglia. Anche se in altri Paesi l'uso di questo dispositivo elettronico per i gatti non è ancora obbligatorio, è buona norma dotare i propri felini del microchip per garantire sia la loro sicurezza che la propria tranquillità.