Su questa isola giapponese ci sono più gatti che esseri umani: come sono arrivati fino a lì?

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di Francesca Argentati

21 Giugno 2024

Area dedicata all'alimentazione dei gatti e un gruppo di felini che mangiano, isola di Aoshima

暇・カキコ/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0

Per tutti gli amanti dei gatti, c'è un posto nel mondo che vale la pena visitare almeno una volta nella vita: un'isola giapponese in cui i principali cittadini sono proprio questi felini.

Aoshima, l'isola dei gatti nel sud del Giappone

Un'intera città popolata quasi esclusivamente da gatti? Di più: si tratta di un'isola, sulla quale un mite villaggio ospita molti più felini che esseri umani. Proprio così: chi si reca ad Aoshima, chiamata anche l'isola dei gatti, sarà accolto al suo arrivo da numerosissime colonie di mici pronti a dargli il benvenuto. Ma dove si trova di preciso?

Aoshima è un'isola remota nel sud del Giappone, situata precisamente nel Mare interno di Seto, che unisce il Mar del Giappone all'Oceano Pacifico, appartenente alla prefettura di Ehime. Qui vivono alcuni pescatori, in un'area di soli 1,6 km, non paragonabili ai 228.000 km quadrati di Honshi, l'isola più grande del Giappone e la settima a livello mondiale. In questo piccolo e tranquillo paradiso terrestre, il rapporto tra il numero di gatti e di umani, per lo più anziani pescatori, è di circa 36:1. Gli abitanti a "due gambe" infatti, sono meno di venti, contro i circa 150 gatti.

Come raggiungere l'isola dei gatti e perché sono così tanti

Gatti nell'isola di Aoshima

暇・カキコ/Wikimedia commons - C BY-SA 4.0

Aoshima è diventata una meta turistica per tutti gli amanti dei felini, sovrani indiscussi del posto e molto socievoli nei confronti delle persone che fanno loro visita. L'isola dei gatti è raggiungibile in 35 minuti prendendo un battello dal porto di Nagahama e il costo di un biglietto è di 680 yen, pari a circa 4 euro. Prima di visitarla, se non lo hai mai fatto, potrebbe interessarti sapere come tutti questi gatti sono arrivati fin qui.

In realtà, Aoshima non è l'unica isola giapponese in cui sono così numerosi: altre dieci sono conosciute come "isole dei gatti". Il motivo è che, in passato, questi animali venivano portati sulle terre circondate dalle acque per contrastare le invasioni di roditori sui pescherecci. Inoltre, in questi habitat i gatti non hanno predatori e riescono a proliferare senza alcun pericolo o difficoltà. Negli anni Quaranta Novecento, gli abitanti di Aoshima erano circa novecento, ma poco più tardi la maggior parte di loro si trasferì. Nel 2019, i residenti erano soltanto sei.

La vita dei gatti sull'isola di Aoshima, in Giappone

Gruppo di gatti randagi a Aoshima, Giappone

kandounekodouga/Reddit

Gli esperti di animali ritengono che la vita ad Aoshima per i gatti non favorisca il loro benessere, dal momento che l'elevato numero in un ambiente ristretto potrebbe portare a conflitti per il cibo e per la "conquista" del territorio. Tuttavia, la loro alimentazione è fornita da donazioni provenienti dall'intero Giappone. Anche gli stessi turisti, superiori agli umani residenti, offrono cibo ai felini una volta arrivati sull'isola e i pochi abitanti di Aoshima contribuiscono alle loro cure.

I pelosi residenti dell'isola sono famosi in tutto il mondo e, dalla metà del Novecento, la loro popolazione è cresciuta esponenzialmente. Coloro che hanno visitato questo luogo remoto hanno raccontato di aver visto gatti ovunque,  Insomma, chi ama questi animali non può non inserire Aoshima nei posti preferiti da vedere: un viaggio che regalerà un'esperienza unica, in un'isola lontana in cui decine e decini di gattini attendono di vedere un nuovo volto a cui correre incontro per lasciarsi accarezzare.