Davvero il gatto capisce se stai male? Alcuni studi provano a trovare una risposta

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di Gianmarco Bonomo

29 Giugno 2024

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La tradizione vuole che i gatti siano animali indipendenti e poco affettuosi, anche nei confronti dei loro proprietari. Non solo la realtà è diversa e i gatti capiscono più di quanto pensiamo, ma sarebbero anche in grado di percepire lo stato di salute dei loro umani. O qualcosa del genere. Vediamo allora se questa credenza è vera e se davvero il gatto capisce quando stai male, anche da come si comporta dopo.

Il gatto capisce se stai male?

Quando si parla di animali empatici, è il cane il primo a venire in mente: d’altronde, un cane può percepire i pericoli, sentire la paura, e così via. Diverso è il caso dei gatti: come dicevamo nell’introduzione, una tradizione li vuole egoisti e opportunisti. Eppure, diversi studi negli ultimi anni hanno provato a sfatare questo mito, con risultati altalenanti. Una ricerca pubblicata su Animal Cognition, infatti, ha proprio cercato di analizzare le reazioni dei gatti di fronte al malessere dei loro proprietari:

  • da una parte, i gatti sono stati sottoposti a segnali visivi, soprattutto facciali e posturali, di felicità e rabbia da parte dei loro proprietari e di sconosciuti;
  • dall’altra parte, i gatti sono stati sottoposti anche a segnali vocali di emozioni umane, sia positive sia negative, sempre da parte del proprietario o di uno sconosciuto.

Al netto delle modalità di conduzione dello studio i ricercatori hanno sostanzialmente trovato le risposte che si aspettavano. I gatti hanno reagito in modo più attivo di fronte ai segnali dei loro proprietari, soprattutto quando si tratta di manifestazioni evidenti. Ma quindi il gatto capisce se stai male? Non è detto.

Una percezione più complessa del previsto

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Un solo studio non può essere sufficiente per trarre conclusioni in un senso o nell’altro, ma di sicuro la percezione dei gatti è molto più complessa del previsto. Non solo la vista è infatti più sviluppata della nostra, ma lo stesso si può dire anche del loro udito e del loro olfatto, molto più sensibile rispetto a quello dell’uomo.

Ciò vuol dire che magari un gatto non sarà in grado di capire se stai male, ma di certo può notare che qualcosa non va come sempre. Grazie ai suoi sensi, il felino domestico può rilevare cambiamenti nell’odore corporeo causati da ormoni o composti volatili associabili a particolari malesseri. Inoltre, un rapporto profondo può portare il gatto a conoscere meglio l’odore, le abitudini e gli stati emotivi di una persona, e quindi rispondere a questi. Ne parla uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, in cui si evidenzia come i gatti siano in possesso di una certa empatia.

Cosa fa un gatto se il suo proprietario non si sente bene

Proprio per la natura del rapporto che li lega, non è semplice capire cosa fa il gatto se il suo proprietario non si sente bene. Dopo aver percepito un diverso atteggiamento nel loro umano, alcuni gatti potrebbero anche mostrarsi più empatici. Altri potrebbero invece scegliere di mantenersi a distanza, magari infastiditi da comportamenti percepiti come minacciosi: urlare o muoversi nervosamente viene visto come il preludio ad un pericolo dal quale tenersi alla larga.

C’è ancora molto da studiare sulla capacità dei gatti di capire se i loro proprietari stanno male. Al momento, sappiamo che la loro percezione è molto complessa e risente del rapporto che li lega ai loro umani, ma saranno necessarie ulteriori ricerche e approfondimenti. Nel dubbio, puoi anche immaginare che sì, il gatto capisce se stai male: solo, a volte decide di non darlo a vedere.