Il tuo cane si lamenta e piange durante la notte? Ecco le possibili cause e come comportarsi
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Se il tuo cane si lamenta durante la notte senza apparente motivo, iniziando a piangere e interrompendo il tuo sonno, le ragioni possono essere diverse. Vediamo insieme possibili cause e soluzioni.
Cane piange di notte: che succede?
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Un buon riposo notturno è fondamentale, ma se il tuo cane inizia a piangere e lamentarsi, è inevitabile: ti sveglierai nel cuore della notte. A quel punto, però, per risolvere le cose e poter tornare a dormire entrambi è necessario capire qual è il motivo del suo comportamento, che, se ripetuto, può diventare un vero e proprio problema per il benessere di entrambi.
Tu sei il punto di riferimento assoluto per il tuo fedele amico a quattro zampe ed è naturale che si rivolga a te per qualsiasi necessità, anche agli orari più improbabili. Non è sempre facile comprendere le ragioni che portano un cane a piangere durante la notte: le cause sono diverse ed esistono altrettante efficaci soluzioni.
Perché un cane piange di notte: possibili cause
Le cause, generalmente innocue, che spingono il tuo cane a lamentarsi rumorosamente mentre stai dormendo possono essere:
- Appetito: è uno dei motivi principali. Se ha fame, può cercare di svegliarti per soddisfare il suo bisogno;
- Attenzioni: piangere durante la notte è più frequente nei cuccioli che nei cani adulti e la ragione, del tutto naturale, spesso è la ricerca di attenzioni;
- Urgenze: il tuo cane potrebbe dover uscire, anche se non è l'orario più indicato. Assicurati che abbia fatto tutti i suoi bisogni prima di andare a dormire, con una piccola passeggiata serale;
- Malessere: un'altra causa riguarda un disturbo fisico che tiene sveglio il tuo fedele amico durante la notte, ad esempio problemi digestivi, impendendo il suo sonno. In questi casi è indispensabile rivolgersi al veterinario;
- Avvertimento: il pianto o i lamenti potrebbero essere spia di persone nei paraggi o intrusi che cercano di entrare;
- Tristezza, noia o energie in eccesso: questi stati d'animo possono portare i cani a lamentarsi nelle ore notturne, specialmente se conducono una vita priva di stimoli sufficienti e molto sedentaria;
- Richiamo: a volte, i cani piangono per avvisare i loro simili della propria presenza e segnalare la propria posizione;
- Cambio di routine: se le vostre abitudini quotidiane sono cambiate, il tuo cane potrebbe piangere di notte per essere rassicurato;
- Separazione: se il tuo cane è particolarmente legato a te e risente dei momenti in cui sei assente, potrebbe piangere durante la notte perché non sei con lui.
- Abitudine: se sa che richiamando la tua attenzione in questo modo ottiene ciò che vuole, a prescindere dall'orario, continuerà a farlo.
- Addestramento: se il tuo cane non è stato educato fin da cucciolo e gli è stato concesso di piangere durante la notte senza correggere il suo comportamento, potrebbe continuare a metterlo in atto anche in età adulta.
Cosa fare se il tuo amico a quattro zampe piange di notte
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Per evitare che il tuo cane pianga di notte, puoi ricorrere ad alcune strategie:
- Esercizio fisico: assicurati che si stanchi a sufficienza durante il giorno, con un'adeguata attività fisica a seconda dell'età e delle specifiche esigenze;
- Gioco: trascorri del tempo di qualità insieme al tuo cane interagendo con lui e offrendogli giochi interattivi per divertirlo e scacciare la noia;
- Routine regolare: abitualo a svegliarsi, mangiare, uscire, giocare e andare a dormire sempre agli stessi orari;
- Comfort: assicuragli uno spazio comodo, sicuro e pulito in cui dormire, dove anche la temperatura sia confortevole, in modo da favorire un sonno piacevole;
- Musica e feromoni: una melodia rilassante e un diffusore a base di feromoni possono creare la giusta atmosfera per il sonno del tuo cucciolo;
- Non cedere: nel momento in cui piange, sarebbe meglio ignorarlo e prestargli attenzione soltanto quando si tranquillizza, per non rinforzare questo comportamento capriccioso;
Il pianto è un modo per comunicarti una necessità o un disagio e, se non riesci a comprenderne il motivo esatto o a correggerlo, è importante contattare il veterinario o un comportamentista esperto.