Il nostro gatto sa sempre dove ci troviamo, anche se non ci vede. Come è possibile?

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di Angelica Vianello

14 Luglio 2024

Un gatto in piedi su un letto con sguardo attento e curioso

Наталья Светлова/Pexels

Scoprire che i gatti abbiano dei superpoteri non stupirebbe i loro padroni, ma che la scienza abbia confermato una loro capacità incredibile, forse, potrebbe meravigliare qualcuno: pare infatti che i nostri felini domestici siano sempre in grado di conoscere la nostra posizione anche quando non ci vedono. Noi umani, quindi, possiamo anche essere fuori del loro campo visivo, ma i gatti sapranno dove ci troviamo. Come è possibile?

I gatti mappano il territorio come farebbe un sonar?

Uno studio condotto in Giappone dalla ricercatrice Saho Takagi, e pubblicato sulla rivista PLOS One, rivela infatti che un gatto fermo può tracciare la posizione del padrone sfruttando impulsi sonori, soprattutto la voce dell'umano in casa.

Come l'autrice dello studio ha raccontato poi alla CNN di essere da sempre interessata alle capacità uditive dei gatti, e al modo in cui questi animali muovono le orecchie per captare ogni suono: "Ho visto un gatto che aveva solo una delle orecchie piegata all'indietro, in ascolto di suoni che venivano da dietro a lui stesso, e ho pensato che i suoni devono dar un sacco da pensare ai gatti".

"Stavolta ho indagato la loro capacità di mappare la posizione del padrone, da un punto di vista dello spazio, a partire proprio dai suoni", ha spiegato. Il metodo di ricerca ha impiegato l'uso di altoparlanti che riproducevano le voci dei padroni che pronunciano il nome del gatto. Gli animali, dunque, non avevano modo di vedere le persone, e avevano nascosto anche gli altoparlanti stessi posizionandoli in punti lontani tra loro, per vedere come si sarebbero comportati i gatti, sia in casa che in un cat café

I gatti rimanevano sorpresi dalla capacità del "padrone" di muoversi improvvisamente da un punto all'altro, del tutto inaspettata. I risultati hanno quindi dimostrato che i gatti hanno una cognizione socio-spaziale dell'ambiente che li circonda, cioè sono in grado di capire la posizione degli altri per mezzo dei suoni. 

Takagi ha commentato: "Di solito pensiamo che i gatti non siano interessati quanto i cani a sapere dove siano i padroni, ma è saltato fuori che invece stanno sempre mappando mentalmente la presenza dei loro padroni, anche quando invisibili ai loro occhi". Insomma, potremmo dire che funzionano un po' come un sonar!

I gatti imparano anche i nomi dei loro amici felini

un gatto di spalle, seduto sulla soglia, che guarda in casa

Anete Lusina/Pexels

La stessa Suho Takagi, in seguito, ha condotto un altro studio, stavolta mirato a verificare se i gatti siano capaci di imparare e ricordare i nomi, sia degli altri gatti che degli umani con cui convivono. I felini oggetto della ricerca, quindi, sono stati testati sulla loro capacità di associare il nome e la faccia di altri gatti di famiglia, come pure degli altri umani in famiglia, e hanno ottenuto maggiori risultati riguardo ai loro consimili.

Lo studio ha infatti evidenziato che "i gatti sanno riconoscere almeno il nome di uno dei loro compagni felini, e probabilmente anche di un membro umano della famiglia". Il come questo sia possibile, però, rimane un aspetto da indagare. Nelle conclusioni dell'articolo scientifico, infatti, si legge: "Ci si chiede quale motivo abbiano i gatti per ricordare i nomi. Una possibile spiegazione ha a che fare con la competizione. Ad esempio, un gatto potrebbe ricevere del cibo quando il padrone chiama il suo nome ma non quando chiama il nome di un altro gatto. Il fatto che invece non ci sia competizione con gli umani [per il cibo, N.d.T] potrebbe spiegare la loro minore capacità nell'associare facce e nomi di umani".

E voi, vi siete resi conto di come i gatti sappiano sempre dove siate, e con quale altro gatto stiate parlando?