Quante volte al giorno deve mangiare un gatto? Risponde la scienza
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Se hai un animale domestico, sai già che una buona alimentazione e una dieta equilibrata sono essenziali per il suo benessere. Bisogna scegliere i cibi giusti, non esagerare con le quantità, e fornire almeno due o tre pasti al giorno. Ecco, in quest’ultimo caso la realtà potrebbe essere diversa: già una ricerca scientifica ha chiarito quante volte al giorno deve mangiare un cane, mentre un’altra si è occupata di quante volte al giorno deve mangiare un gatto. Vediamo cos’hanno scoperto i ricercatori!
Quante volte al giorno deve mangiare un gatto?
Molti pensano che i gatti debbano mangiare più volte al giorno e in piccole quantità: tanti piccoli pasti distribuiti nel corso della giornata. Eppure, non c’è alcuna evidenza scientifica a supporto di questa ipotesi, come ricordano Kate Shoveller e Adronie Verbrugghe, rispettivamente docente presso l’Università di Guelph in Canada e veterinario dell’Ontario Veterinary College. Le due esperte hanno condotto uno studio su otto gatti domestici sani tutti sotto i cinque anni di età.
Ciascuno degli otto felini domestici è stato sottoposto a due diversi regimi alimentari per tre settimane. Nel primo, i gatti venivano nutriti soltanto una volta al giorno, al mattino; nel secondo i gatti venivano nutriti con la stessa quantità di cibo, ma suddivisa in quattro momenti diversi durante la giornata. L’obiettivo? Scoprire quante volte al giorno deve mangiare un gatto per stare bene. Il risultato? Nutrire i felini domestici una volta al giorno aiuta a perdere peso e mantenere la massa muscolare. Ma com’è possibile?
Mangiare una volta al giorno: le conseguenze per i gatti
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Nel loro studio, pubblicato sulla rivista PLOS ONE, le due esperte hanno messo alla prova la concezione tradizionale secondo cui un gatto che mangia più volte al giorno è più attivo. Certo, si muove di più, ma non perché ha più energia quanto perché ha più fame. Il comportamento infatti cambia radicalmente nei gatti che vengono nutriti, con la medesima quantità di cibo, soltanto una volta al giorno. Questi felini domestici sembrano più soddisfatti e non richiedono continuamente del cibo.
Inoltre, i gatti che mangiano con minore frequenza bruciano più grassi accumulati e quindi mantengono una massa corporea più sana nel tempo. Si tratta di una scoperta che potrebbe rivoluzionare il modo in cui pensiamo all’alimentazione dei felini domestici. Allo stesso tempo, bisogna ricordare che ciascun gatto ha la propria personalità, le proprie inclinazioni e il proprio metabolismo. In altri termini, non è detto che cambiare la sua dieta sia la scelta giusta.
Cambiare l’alimentazione del gatto: scelta giusta oppure no?
Cambiare l’alimentazione del gatto è infatti possibile, soprattutto considerando i risultati dello studio condotto da Shoveller e Verbrugghe, ma bisognerebbe farlo in modo graduale e comunque sempre dopo aver consultato il veterinario. Inizialmente, puoi valutare periodi di digiuno più lunghi e limitare il cibo disponibile durante il giorno, offrendolo soltanto per determinati periodi.
Con il tempo, sarai in grado di trovare l’equilibrio giusto nella dieta del tuo amico felino, in modo da garantire il suo benessere e ridurre i rischi per la sua salute. D’altronde, se il gatto riesce a mantenersi in forma ha tutto da guadagnare, no?