Sì, i cani somigliano davvero ai loro proprietari e viceversa: lo ha dimostrato la scienza

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di Francesca Argentati

25 Luglio 2024

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I cani assomigliano davvero ai propri padroni? Secondo la scienza non ci sono dubbi: è proprio così e c'è un motivo particolare alla base di questo curioso fenomeno.

I cani somigliano ai propri umani: gli studi

Avrai di certo notato che, spesso e volentieri, i cani sembrano somigliare ai propri padroni. Ma si tratta soltanto di un'impressione o le cose stanno davvero così? La risposta della scienza è che sì, i cani somigliano effettivamente ai proprietari e non è soltanto una credenza comune. Questo fenomeno è stato indagato da numerosi psicologi e tra i primi si annoverano Michael Roy e Nicholas Christenfeld dell'Università della California. Dopo aver fotografato separatamente  45 diverse coppie di cani e umani, hanno chiesto ai partecipanti alla ricerca di indovinare gli abbinamenti corretti. E, senza alcun indizio, la maggior parte è riuscita a comprendere quale cane appartenesse a un determinato proprietario.

Nel 2015, Sadahiko Nakajima dell'Università Kwansei Gakuin, Giappone, ha svolto uno studio chiedendo a 70 studenti di abbinare 40 fotografie di varie persone a quelle dei rispettivi cani.

Cani che somigliano ai proprietari: tutto sta negli occhi

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Anche in questo caso, i partecipanti sono riusciti a indovinare molto velocemente gli abbinamenti corretti. Ma perché? Quale dettaglio del volto induce le persone a determinare quale cane appartiene a chi? Nakajima ha cercato di rispondere anche a questa domanda, coprendo alcuni particolari del viso nelle fotografie. Dopo aver oscurato gli occhi e la bocca dei cani, dei proprietari o di entrambi, ha chiesto nuovamente a 502 studenti di indovinare le coppie.

A questo punto, la rapidità con cui gli studenti hanno collegato le persone ai propri cani e viceversa si è notevolmente ridotta, così come la percentuale di successo: se l'80% dei partecipanti aveva indovinato gli abbinamenti senza coperture, il 73% ha avuto successo quando era coperta solo la bocca, mentre nel caso degli occhi coperti il tasso di risposte corrette è sceso al 50%. Questo ha rafforzato l'ipotesi che siano proprio gli occhi il dettaglio che accomuna significativamente gli umani e i cani che adottano.

Ma perché scegliamo cani che ci somigliano?

Perché scegliamo cani che ci somigliano

La risposta, secondo gli psicologi, potrebbe essere ricondotta a una questione di "familiarità", altrimenti detta "effetto della mera esposizione". Questo significa che un dato individuo potrebbe scegliere inconsciamente un peloso che gli somiglia, spinto dalla preferenza per ciò che ritiene più riconoscibile e, quindi, familiare. Una caratteristica tipicamente umana e frutto dell'evoluzione, infatti, è quella di orientarci su ciò che ci sembra di conoscere a fondo, preferendole alle novità. Questo è il motivo per cui, ad esempio, persone alte e longilinee potrebbero optare per cani con la stessa corporatura.

Ma c'è di più: nello studio di Nakajima, tutti i proprietari di cani erano giapponesi e questo significa che la somiglianza non si basa esclusivamente sul colore degli occhi, ma spazia anche alla forma e all'espressività. Altri studi hanno confermato il fatto che i cani somigliano davvero ai propri umani, sia fisicamente che nel comportamento, poiché si tende a scegliere cani con un temperamento che ben si sposa con lo stile di vita personale. Secondo alcuni psicologi, la scelta del cane che ci somiglia deriva dallo stesso metodo evolutivo che usiamo per scegliere i partner: quella di riscontrare elementi che ci appartengono e nei quali, quindi, possiamo rispecchiarci.