Davvero i cani ci amano? Secondo la scienza è una questione di genetica e chimica, ma non solo

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di Gianmarco Bonomo

28 Luglio 2024

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre 2024

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Nel panorama degli animali domestici, il cane occupa un posto di rilievo tanto da essere spesso definito il migliore amico dell’uomo. Domesticati ormai da migliaia di anni, supporto alle attività umane e compagni di vita, i nostri amici a quattro zampe sono ormai il simbolo stesso del rapporto di affetto fra uomo e animale. Ma cosa provano nei nostri confronti? Insomma: i cani ci amano oppure il nostro è un sentimento che va in un’unica direzione? Scopriamolo insieme, anche perché non siamo gli unici ad essersi fatti questa domanda.

Una questione di genetica

Come dicevamo nell’introduzione, la domesticazione del cane è avvenuta migliaia di anni fa e lo ha cambiato per sempre, portandolo a diventare il migliore amico dell’uomo. Per capire quindi se i cani ci amano, o comunque cosa provano nei nostri confronti, alcuni ricercatori hanno cercato una risposta nelle differenze fra cuccioli di lupo e di cane. In uno studio, infatti, hanno confrontato le due risposte agli esseri umani: da una parte, i cuccioli di lupo sono stati separati dalle madri e cresciuti con gli umani; dall’altra parte, i cuccioli di cane sono stati cresciuti senza contatti con le persone. I risultati hanno mostrato come questi ultimi fossero molto più attratti dagli esseri umani rispetto ai lupi, mostrando una tendenza genetica.

Un secondo studio ha invece dimostrato come i cani, fra le tante caratteristiche perse e guadagnate nella domesticazione, abbiano sviluppato un muscolo del volto che permette loro di sollevare il sopracciglio. Non c’è alcuna ragione perché questo avvenga in natura, anche perché nel branco i lupi comunicano in tanti modi diversi. Ma le interazioni con gli uomini sono tutta un’altra storia.

Una questione di chimica

cane al guinzaglio

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Oltre alla genetica, per capire se i cani ci amano è anche necessario concentrarsi sulle interazioni chimiche. Ora, i nostri amici a quattro zampe utilizzano l’olfatto per esplorare e interpretare il mondo, ma possiamo anche valutare la loro reazione agli stimoli conosciuti? In uno studio, un gruppo di ricercatori ha sottoposto alcuni cani a risonanza magnetica, così da comprendere le reazioni del cervello quando annusano l’odore dei proprietari. Come da attese, il sistema di ricompensa del cervello si è attivato in modo significativo.

Nel parlare di come l’amore dei cani sia anche una questione di chimica, non possiamo non menzionare anche l’ossitocina, il cosiddetto ormone dell’amore. Uno studio in particolare ha dimostrato come i livelli di ossitocina nei cani aumentino all’aumentare delle loro interazioni con gli esseri umani. D’altronde, l’ormone dell’amore aumenta durante interazioni positive come carezze, coccole e giochi, portando a diminuire lo stress e aumentare il rilassamento tanto nei cani che nei loro proprietari.

I cani amano i loro proprietari?

Da quanto abbiamo visto fin qui, è naturale rispondere in modo affermativo: i cani hanno una particolare propensione alle interazioni con gli esseri umani e, in particolare, con i loro proprietari. Meglio se con la classica voce acuta e affettuosa con cui spesso si rivolgono a loro. Lo dimostra uno studio, in cui i ricercatori hanno rilevato come i cani la preferiscano al tono normale, in modo simile ai bambini.

Insomma, a ben vedere sono diversi i modi in cui i cani mostrano il loro affetto verso gli esseri umani, e altrettanto interessante è andare a vedere quali meccanismi si attivano durante le loro interazioni con noi. In fondo, si tratta di una questione di genetica e di chimica ma, soprattutto, di una relazione iniziata migliaia di anni fa e continuata fino ad oggi, che vede nei cani i migliori amici dell’uomo. Lo sostiene anche la scienza.