Come capire se due gatti stanno giocando o litigando: risponde la scienza

Gianmarco Bonomo image
di Gianmarco Bonomo

08 Agosto 2024

Pexels

Sembrano tranquilli e magari anche pronti ad addormentarsi o a riposare, quando all’improvviso scoppia il finimondo. Capire se due gatti stanno giocando o litigando non è mai semplice, soprattutto perché le differenze sono spesso più sottili di quanto pensiamo. Eppure, non è raro che due felini domestici che vivono insieme possano avere momenti di gioco o momenti di tensione. Il problema è che spesso distinguerli è tutt’altro che immediato: vediamo allora come capire se i gatti giocano o litigano… e cosa fare.

Come capire se i gatti giocano o litigano

Come dicevamo nell’introduzione, il confine è spesso sottile: a uno sguardo superficiale, due gatti che giocano o litigano possono anche comportarsi alla stessa maniera. Eppure, non è così, ed è possibile scoprirlo facendo attenzione ad alcuni aspetti della loro interazione:

  • Scambio di ruoli. Quando giocano i nostri amici felini tendono a scambiarsi i ruoli, per esempio durante gli inseguimenti. Questo non avviene durante le liti, in cui uno dei due potrebbe essere predominante.
  • Versi dei gatti. I gatti emettono tanti tipi diversi di vocalizzazioni per tanti tipi di situazioni diverse: se senti il tuo animale soffiare, ringhiare, o magari lamentarsi, potrebbe non trattarsi di un gioco.
  • Morsi e graffi. I morsi possono far parte del gioco, se sono leggeri e vengono ricambiati, mentre i graffi rappresentano un segnale che i due gatti non stanno più giocando ma stanno litigando.
  • Occhi e orecchie.  Nel gioco, due felini domestici hanno le orecchie rivolte in avanti o un po’ indietro, ma mai piatte sul capo. Allo stesso modo, uno sguardo fisso non è mai da prendere alla leggera.
  • Stress e ferite. Quando giocano due gatti si feriscono molto raramente, per cui se noti delle ferite a uno dei due gatti vuol dire che quello non è un gioco ma una lite vera e propria.

Il segreto per capire se due gatti stanno giocando o litigando è, insomma, osservare il loro linguaggio del corpo. Il gioco è un momento di condivisione e apprendimento fra due felini domestici, e per cui ha sempre una certa distensione di fondo. Al contrario di un litigio.

Uno studio scientifico per distinguere gioco e litigi nei gatti

Pexels

In un recente studio, alcuni ricercatori hanno cercato di capire come distinguere il gioco dei gatti da un litigio vero e proprio in modo “scientifico”. Per farlo, hanno creato una sorta di catalogo dei comportamenti felini in cui inserire vari atteggiamenti, come le vocalizzazioni, gli inseguimenti, la lotta, e così via.

risultati dello studio hanno confermato quanto abbiamo detto fin qui. Due gatti che giocano possono anche saltarsi addosso di continuo, ma lo fanno scambiandosi i ruoli e in silenzio, con poche vocalizzazioni. Al contrario, nel corso di un litigio la maggiore aggressività viene esplicitata da più vocalizzazioni e da ruoli cristallizzati. C’è un gatto che attacca e uno che si difende, uno che vocalizza di più e uno che invece si lamenta del trattamento subito. Per questa ragione, è importante che i proprietari conoscano il linguaggio del corpo dei loro animali domestici, così da capire se stanno giocando o litigando ed eventualmente intervenire.

Cosa fare se i due gatti litigano?

Dopo aver capito che i due gatti non stanno giocando ma stanno litigando, è normale tentare di intervenire per separarli. Ecco, si tratta di un gesto che può anche peggiorare la situazione e rendere i felini ancora più aggressivi. Risulta più efficace, piuttosto, cercare di distrarli con qualcosa di interessante: un nuovo giocattolo, un suono inaspettato, e così via.

Allo stesso modo, è importante non punire i gatti per il loro comportamento: nella maggior parte dei casi si tratta di atteggiamenti dettati dall’istinto e comunque motivati da fattori che noi non possiamo capire. Inoltre, a loro volta i gatti non capiscono le nostre punizioni e i nostri richiami, che invece possono aumentare il loro stress e la loro aggressività. Meglio evitare, no?