Come capire se un cane è pericoloso? Dal linguaggio del corpo alla razza canina

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di Gianmarco Bonomo

17 Agosto 2024

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I cani sono i migliori amici dell’uomo: campioni di fedeltà ed empatia, possono diventare compagni di vita ideali, e anche molto di più. Diverso è il caso in cui magari stai passeggiando per strada e incontri un cane sconosciuto: magari è al guinzaglio o sembra molto socievole, o magari no. In questo articolo, vedremo come capire se un cane è pericoloso imparando a riconoscere alcuni segnali di minaccia. Come vedremo, anche la scienza si è occupata della questione, soprattutto per cercare di capire se davvero esistono razze più aggressive rispetto ad altre.

Come capire se un cane è pericoloso?

Senza scomodare ancora gli studi scientifici, che vedremo più in dettaglio già nel prossimo paragrafo, è possibile individuare alcuni segnali che ci permettono di capire se un cane è pericoloso. Oltre ai segnali di aggressività come la tendenza a ringhiare o abbaiare, si tratta di:

  • Taglia del cane. Banalmente, un cane di taglia grossa può risultare molto più pericoloso di un cane di piccola taglia, e questo a prescindere dall’aggressività di ciascuno. Infatti, avere a che fare con un cagnolino che si mostra pericoloso o animale molto più grande è molto diverso.
  • Tipo di morso. Sempre al netto dell’aggressività, nel cercare di capire se un cane è pericoloso bisogna considerare anche il tipo di morso, che può costituire un avvertimento leggero o un attacco in piena regola. Importante risulta in questo caso anche la storia comportamentale dell’animale.
  • Categorie in pericolo. Come per la taglia del cane, è importante ricordare che alcune persone possono subire la pericolosità di un cane più di altre: è il caso dei bambini o degli anziani, per esempio. Un cane può non essere pericoloso verso un giovane adulto, ma diventarlo verso altri individui.

Possiamo individuare una sorta di fil rouge che lega gli aspetti appena menzionati: capire se un cane è pericoloso vuol dire capire meglio il contesto in cui si trova. Allo stesso tempo, risulta importante anche la persona che tiene l’animale al guinzaglio, se presente: si tratta di un’ulteriore assicurazione sul comportamento del cane, che sia pericoloso o meno.

Una questione di razza canina?

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Come dicevamo nell’introduzione, è comprensibile pensare che anche la razza del cane possa avere un impatto sulla pericolosità di alcuni individui. D’altronde, ci sono razze molto più grandi che sembrano molto aggressive, e razze di piccola taglia che sembrano adorabili. Ma dove sta la verità?

Per cercare di rispondere alla domanda, un recente studio ha confrontato le tendenze comportamentali in cani considerati pericolosi e cani non considerati pericolosi, con dei risultati inaspettati. Secondo i ricercatori, in pratica, la razza non è un fattore determinante che consente di prevedere il comportamento aggressivo di un cane. Ciò vuol dire che un pitbull può andare d’accordo con altri cani e altri animali, mentre un labrador può mostrare problemi di socializzazione. Di conseguenza, la razza canina costituisce un semplice fattore nella personalità del cane ma non il suo unico orizzonte: risultano altrettanto importanti la crescita, l’educazione e il contesto di sviluppo.

Cosa fare se un cane è pericoloso?

Se da una parte è compito degli allevatori o di chi adotta un cane crescerlo in modo responsabile e sano, dall’altra è normale chiedersi cosa fare se un cane è pericoloso. Dal punto di vista dei proprietari, è fondamentale pensare alla socializzazione ed effettuare un addestramento efficace, nonché portare il cane dal veterinario per controlli regolari sul suo stato di salute. Se ci sono problemi, sarà necessario anche rivolgersi ad un esperto in comportamento animale per cercare di trovare una soluzione. Ma dal punto di vista di chi incontra un cane per strada?

In questo caso, innanzitutto è importante capire se il cane è pericoloso ed evitare di mostrarci pericolosi a nostra volta. Se l’incontro avviene per strada o su un sentiero, è bene rimanere calmi e indietreggiare senza mai voltare le spalle e senza guardare il cane negli occhi. Magari sarà necessario trovare un’altra strada, ma che permetta di limitare un incontro indesiderato per entrambi.