Il gatto può essere vegano? Oltre i pro e i contro, risponde la scienza

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di Gianmarco Bonomo

18 Agosto 2024

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Tutti sappiamo che i gatti sono carnivori, e d’altronde manifestano ancora comportamenti da predatori che derivano dalla loro vita in natura. Eppure, ormai sono animali addomesticati da migliaia di anni la cui alimentazione dipende spesso dagli esseri umani. Per questa ragione, molti proprietari pensano che sia possibile offrire loro una dieta vegetariana o addirittura vegana. Ma davvero è possibile? Detto in altri termini: il gatto può essere vegano oppure no? Scopriamolo insieme!

Il gatto può essere vegano?

La risposta breve è no, il gatto non può essere vegano nemmeno se i suoi proprietari seguono questo tipo di dieta. I nostri amici felini sono carnivori stretti e hanno esigenze nutrizionali ben precise, che rispecchiano la loro evoluzione da predatori. Eppure, spesso vediamo i gatti mangiare le piante tanto che a volte è necessario tenerli lontani dal giardino.

Per capire se il gatto può essere vegano, dobbiamo quindi guardare al suo metabolismo, che è molto specializzato e dipende quasi esclusivamente da proteine di origine animale. In pratica, i felini domestici sintetizzano il glucosio necessario alla sopravvivenza da proteine animali e non da nutrienti vegetali. E allora perché a volte mangiano le piante? Questa tendenza non riguarda l’alimentazione, bensì la necessità di aiutare la digestione e rigurgitare i boli di pelo. Eppure, i risultati di uno studio scientifico potrebbero apportare nuove risposte alla questione dei gatti vegani.

Dieta vegana per i gatti: risponde la scienza

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Per rispondere ai dubbi dei proprietari che vorrebbero proporre un’alimentazione vegana ai loro gatti, alcuni ricercatori hanno approcciato la questione da un punto di vista più rigoroso. Da una parte, quindi, ci sono le voci dei vegani che sostengono come l’adozione di una dieta priva di proteine animali sia in realtà più salutare anche per i felini domestici. Dall’altra parte, invece, c’è il team di scienziati delle Università di Winchester e Griffith, che ha studiato un sondaggio condotto su oltre mille proprietari di gatti.

Soltanto il 9% dei partecipanti al sondaggio ha scelto una dieta vegana per i gatti, fattore che già impone un’attenzione particolare nell’analisi dei risultati. Infatti, non sono state riscontrate differenze significative, se non un rischio inferiore di sviluppare problemi di salute da parte dei gatti vegani. In termini assoluti, i ricercatori hanno visto che il 42% dei gatti che seguono una dieta carnivora ha segnalato almeno un disturbo, contro il 37% dei gatti che seguono una dieta vegana.

Risultati e prospettive per l’alimentazione dei gatti

Quale che sia la posizione di partenza, è indubbio che la ricerca pubblicata su PLOS ONE abbia ottenuto dei risultati inaspettati. Pare infatti che i gatti vegani siano meno inclini a riportare problemi di salute, o meglio che i proprietari di questi animali ne riportino di meno. Allo stesso tempo, la necessità di fornire alternative efficaci per l’alimentazione dei gatti rende molto importante la questione della dieta vegana, soprattutto se non ci sono controindicazioni a breve, medio e lungo termine.

Controindicazioni che, da un certo punto di vista, ci sono. Al netto dello studio che si basa su un sondaggio, i cui risultati vanno trattati con estrema attenzione, bisogna considerare anche il metabolismo dei gatti, come dicevamo all’inizio. Una dieta vegana risulta quindi efficace soltanto quando viene correttamente integrata, per esempio con sostanze come la taurina, senza la quale i nostri amici felini potrebbero andare incontro a problemi epatici e cardiaci. Quale che sia la verità, è quindi fondamentale chiedere un consiglio al veterinario prima di qualsiasi cambiamento alla dieta di un gatto. Che sia vegana o meno.