Come prendersi cura dei gattini passo passo nelle prime settimane e mesi di vita
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Adorabili e tenerissimi, i gattini appena nati o ancora molto piccoli sono anche creature fragili di cui è bene prendersi cura nel modo giusto, evitando errori che possono essere rischiosi per loro. Hanno bisogno di qualche attenzione in più, e ne saremo ripagati vedendoli crescere sani e forti! Ecco dunque qualche regola da ricordare quando si crescono gattini in casa.
I primi due mesi di vita
Pickpik
Che siano nati in casa, o che li accogliamo ancora piccoli insieme alla mamma, per ogni gatto che arriva in casa è sempre necessario:
- occuparsi delle vaccinazioni con l'aiuto dei veterinari
- abituarli il prima possibile all'uso della lettiera
Possiamo inoltre aiutare i mici ad ambientarsi in casa con una serie di accortezze:
- teniamo con loro una coperta che avessero durante i primi giorni/settimane di vita, che darà loro comfort
- posizionare la lettiera in un punto molto tranquillo, ma che sia anche facile da raggiungere per i mici ancora piccoli
- predisporre lo spazio per giocare ed esplorare in futuro, che sia ampio abbastanza e sgombero di qualsiasi cosa sia pericolosa: cavi, medicine, cibi o sostanze che possano ingerire e che siano tossiche o rischiose per loro, oggetti pericolanti su cui i mici potrebbero pensare di arrampicarsi o con cui potrebbero voler giocare, piante che siano tossiche se ingerite.
Mettiamo invece a disposizione giochi adatti ai gattini a seconda delle età, senza dimenticare i tiragraffi con cui possono divertirsi fin da piccolissimi.
Per i mici senza mamma, saremo noi a doverli allattare. Di solito lo si fa con preparati appositi (come per i bimbi) e a intervalli di 2-4 ore, controllando che i mici facciano i loro bisogni senza problemi. Quando sono stati separati dalla cucciolata, è davvero importante tenerli al caldo con coperte (meglio, di nuovo, se fossero quelle su cui rimane impresso l'odore della mamma o dei fratellini), e controllarli molto spesso, avendo cura di non perderli d'occhio specie quando cominciano a voler uscire dalla cuccia.
Già nel secondo mese prendono a muoversi di più e possono essere svezzati.
Il terzo mese di vita
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Quando passano le prime 8 settimane, possiamo cominciare a esporre i mici ad altri animali e persone in casa, così che si integrino per bene nel gruppo domestico. In questa fase le abilità motorie si sviluppano velocemente e i mici cominciano ad esplorare la casa e a voler interagire con oggetti, nonché giocare. Meglio che tutto quello con cui possono entrare in contatto sia sicuro per loro.
Il terzo mese di vita è quello in cui stabilire le routine, quanto a cibo, bisogni, luoghi dove possono o non possono stare in certe parti della giornata o della notte.
Iniziamo anche ad abituarli ad essere toccati, diremmo "maneggiati": presi in braccio per essere spostati, messi nei trasportini, ma anche quando cominciamo a controllare le parti del corpo, in vista di future cure e terapie in cui devono sentire di potersi fidare di noi.
Dai quattro-sei mesi in poi
Dai quattro mesi in poi, o anche aspettando fino a dopo i sei, si può cominciare a capire quando sarà il momento giusto per essere sterilizzati, sotto consiglio dei veterinari. Bisogna anche continuare le profilassi che riguardano sverminazione ed eventuali richiami dei vaccini iniziati prima.
Quanto alla vita quotidiana, non dimentichiamo che sono comunque animali ancora piccoli e hanno (ancora) bisogno di riposare molto, ma di certo possiamo prendere a giocare di più con loro e con giocattoli o oggetti più stimolanti per loro. In questa fase potremmo anche iniziare a far capire loro qualche comando molto semplice, da premiare con coccole e snack adatti ogni volta che capiscono ciò che volevamo da loro.
In ogni fase della crescita, specie dopo lo svezzamento, è importante consultarsi sempre con i veterinari riguardo al regime alimentare: nelle prime settimane si aggiusta la quantità e frequenza dei pasti, ma a un certo punto (di solito proprio verso i 4-6 mesi di vita) si comincia a stabilizzare una routine, dalla quale sarà bene sviare il meno possibile per il resto della vita del micio, sia quanto a tempistiche che quanto a tipo di alimento.