Quanto tempo può stare il gatto nel trasportino? E soprattutto: come aiutarlo a stare tranquillo?

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di Gianmarco Bonomo

03 Settembre 2024

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Anche se molti proprietari di gatti preferirebbero evitare, utilizzare il trasportino è spesso necessario per una serie di ragioni. Che serva per andare dal veterinario, o portare l’animale con sé in vacanza, si tratta di un accessorio utile e indispensabile. Anche dopo aver abituato il gatto al trasportino, tuttavia, è lecito chiedersi quanto debba durare la permanenza, soprattutto quando si prevede di rimanere fuori casa per diverse ore. In questo articolo, vedremo proprio quanto tempo può stare il gatto nel trasportino, insieme ad alcuni utili consigli.

Quanto tempo può stare il gatto nel trasportino?

Tecnicamente, il meno possibile, ma ovviamente la realtà è molto più complessa: i gatti sono infatti animali abitudinari, che guardano con sospetto e timore a ogni novità che sfugga al loro controllo. Il problema è quindi quello di abituare il gatto al trasportino, più che la permanenza vera e propria. Allo stesso tempo, però, non è detto che un felino domestico già abituato a spostarsi fuori casa non possa mostrare segni di insofferenza e stress durante i viaggi più lunghi. Detto questo, quanto tempo può stare il gatto nel trasportino?

Al netto della capacità dell’animale di abituarsi al trasportino, la risposta è che dipende: dipende dal suo carattere, dipende dal tipo di viaggio, dipende dai segni di disagio che potrebbe o potrebbe non mostrare. Se un gatto si è già abituato al trasportino, è meglio osservare il suo comportamento ma non spostarlo: si rischia di alterare ulteriormente la sua tranquillità. Allo stesso tempo, bisogna essere attenti per ogni segnale di stress e irrequietezza, da affrontare in modo tempestivo ed efficace.

Come mantenere il gatto tranquillo nel trasportino

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Come dicevamo, il segreto consiste nell’abituare il gatto al trasportino, così da permettergli di rilassarsi in un ambiente che reputa confortevole anche durante viaggi piuttosto lunghi. Per questa ragione, è fondamentale lasciare che l’animale familiarizzi con quello strano oggetto, e non lo guardi con sospetto. Inoltre, durante il viaggio è importante:

  • mantenere un ambiente tranquillo e minimizzare i rumori forti, se in auto;
  • verificare se sia possibile portare il gatto con sé in cabina, se in aereo;
  • assicurarsi che il gatto abbia accesso a cibo e acqua, in entrambi i casi.

I viaggi lunghi potrebbero richiedere l’uso di trasportini più spaziosi e dotati di tutti i comfort: cuscini per il riposo, ciotole per cibo e acqua, lettiere per i bisogni. Non sarà una soluzione semplice da realizzare, ma consente al gatto di vivere il viaggio nel modo meno traumatico possibile.

Stress e benessere del gatto nel trasportino

Anche se molto dipende dalla personalità del gatto e dalla sua capacità di abituarsi al trasportino, sarebbe meglio evitare di lasciarlo all’interno per troppo tempo. Da questo punto di vista, è necessario pensare al benessere del gatto nel trasportino e minimizzare ogni stress potenziale. In quest’ultimo caso, infatti, il felino potrebbe manifestare vocalizzazioni continue, iperventilazione, tremore e anche problemi respiratori.

Un discorso simile va fatto anche per il benessere mentale del gatto: dopo il viaggio, è importante offrirgli un ambiente calmo e familiare, magari con giochi o coperte che hanno il suo odore e quello “di casa”. Rilassarsi non è quindi soltanto un vezzo, quanto un’opportunità per recuperare il proprio equilibrio mentale. Insomma, sono diverse le possibili soluzioni per evitare di lasciare troppo tempo il gatto nel trasportino o, in alternativa, rendere la permanenza più tranquilla.