Cani e gatti possono prendersi il raffreddore? Sì, ma non proprio come il nostro

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di Angelica Vianello

09 Settembre 2024

Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2024

un corgi sdraiato su un divano con una coperta azzurra sul dorso

Marina Zvada/Pexels

A noi esseri umani capita spessissimo di prenderci un raffreddore e conviverci per qualche giorno, ma a cani e gatti? Possiamo trasmetterlo anche a loro, oppure può capitargli di essere colpiti dallo stesso virus? Non proprio. In realtà anche i nostri animali domestici sono soggetti a qualche patologia che ha sintomi simili al raffreddore degli umani, ma è provocato da agenti diversi. 

Il raffreddore di cani e gatti

Infiammazione delle vie respiratorie con starnuti frequenti: è quello il raffreddore che tutti riconosciamo, e guardando ai sintomi solamente possiamo dire che talvolta può colpire anche cani e gatti. Però non è lo stesso raffreddore che ci prendiamo noi esseri umani: i problemi nelle nostre vie respiratorie sono infatti causati dai Rhinovirus mentre nei cani o nei gatti possono manifestarsi sintomi da influenza o raffreddore per colpa di virus e batteri diversi.

Inoltre, a differenza di quanto capita a noi nella maggior parte dei casi, quei sintomi possono anche durare più di qualche giorno: a seconda degli agenti patogeni responsabili, ci sono situazione in cui i nostri animali preferiti devono fare i conti con la patologia per anche un paio di settimane.

In ogni caso, quando vediamo che l'animale non migliora dopo un paio di giorni al massimo, è sempre il caso di rivolgersi a un veterinario.

Cosa fare quando i nostri cani o gatti hanno i sintomi del raffreddore

un gatto che fa capolino da sotto le coperte bianche su un letto

Lander Lourenço/Pexels

Nei casi più leggeri, il "raffreddore" dei nostri animali domestici può essere gestito anche a casa - sebbene sia sempre consigliabile farlo con il beneplacito di un medico. in quei casi, dovremo:

  • assicurarci che cani e gatti possano bere a volontà
  • tenerli puliti da ogni espettorazione
  • lasciarli riposare il più possibile
  • assicurare loro un ambiente caldo e accogliente, e anche leggermente umido (l'aria troppo secca rende più difficoltosa la respirazione)
  • laddove possibile, evitare il contatto con altri animali in casa: non possono essere contagiati dalla malattia umana, ma il rischio di contagio tra consimili è alto.

I sintomi da tenere sotto controllo e cosa non fare

Ci sono dei sintomi da monitorare e che, se si manifestano, sarà bene portare il nostro amico a quattro zampe dal veterinario. Nello specifico, bisogna controllare se

  • Hanno difficoltà a respirare
  • Diventano inappetenti, o smettono del tutto di mangiare 
  • Smettono di bere
  • Diventano troppo letargici
  • Sembra abbiano qualche dolore

In ogni caso, non bisogna mai somministrare medicine generiche (antidolorifici, antiemetici e simili) né di medicina umana né di medicina veterinaria senza l'espressa prescrizione di un veterinario.

Insomma, non è detto che un semplice starnuto sia qualcosa di cui preoccuparsi e anzi, molto spesso non lo è, ma se il disagio persiste non esitiamo a richiedere il parere di un medico, per il bene dei nostri amici pelosi.