Se guardi negli occhi il tuo cane e lo accarezzi, il suo cervello si sincronizza con il tuo: lo studio

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di Francesca Argentati

18 Settembre 2024

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Quante volte capita di trascorrere alcuni istanti occhi negli occhi con il proprio cane? Questi momenti, secondo uno studio, danno vita a qualcosa di speciale: i rispettivi cervelli si sincronizzano, ecco perché.

Sincronizzazione cerebrale tra cani e umani: questione di sguardi

Guardare negli occhi il proprio cane è un momento intimo e tenero, che fa parte del profondo legame che si instaura tra una persona e il suo peloso. E che, anzi, lo alimenta. Secondo la scienza, quando tra esseri umani avvengono delle interazioni sociali, i cervelli dei partecipanti si sincronizzano tramite l'attività neuronale.
Ora, un nuovo studio ha scoperto che questo succede anche tra esseri umani e cani quando si guardano negli occhi.

Lo scambio di sguardi provoca una sincronizzazione nella regione frontale del cervello, mentre le carezze innescano la sincronia nella regione parietale. In entrambi i casi, si tratta di aree del cervello deputate all'attenzione congiunta. Guardare Fido negli occhi e accarezzarlo, in altre parole, aiuta a sincronizzare il suo cervello con il nostro. Ma fino a che punto?

Sincronizzazione intercerebrale tra umani e cani simile a quella tra persone

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La ricerca è la prima a osservare il livello di sincronizzazione tra due specie differenti tra loro e la forza di questa connessione aumenta di pari passo con la conoscenza tra l'umano e il suo cane, con il primo che risulta guidare questo fenomeno. La sincronia delle onde cerebrali viene definita accoppiamento di attività intercerebrale. Lo studio "è il primo a segnalare e caratterizzare l'accoppiamento dell'attività intercerebrale durante le interazioni tra specie diverse. I nostri risultati mostrano che la forza, la direzione e le regioni cerebrali associate all'attenzione dell'accoppiamento dell'attività intercerebrale durante le interazioni uomo-cane sono simili a quelle durante le interazioni uomo-uomo".

Da più di 30.000 anni, i cani sono diventati i migliori amici dell'uomo, evolvendosi al punto da riuscire a "leggere, comprendere e rispondere a un'ampia gamma di stati emotivi umani e segnali comunicativi attraverso comportamenti, espressioni facciali e persino toni vocali, offrendo uno straordinario livello di compagnia attiva che non si riscontra spesso in altri animali domestici o da compagnia, come i gatti."

Cani e umani: con la familiarità aumenta la sincronia cerebrale

Nonostante questo, spiegano gli autori, la maggior parte dei meccanismi neurali alla base della comunicazione tra uomo e cane sono ancora ignoti. Ma cosa comporta questa sincronizzazione intercerebrale e soprattutto cosa significa in concreto? "L'accoppiamento neurale intercerebrale riflette la reciprocità nelle interazioni sociali, l'attenzione congiunta e la qualità e l'esito delle interazioni sociali."

Con l'ausilio di elettroencefalogrammi wireless durante l'interazione tra persone e cani, è stato possibile scoprire che lo sguardo reciproco e le carezze innescano questo fenomeno. "L'intensità della sincronizzazione aumenta con la crescente familiarità delle coppie uomo-cane nell'arco di cinque giorni, e l'analisi del flusso di informazioni suggerisce che l'uomo è il leader mentre il cane è il seguace durante le interazioni." Questa sincronizzazione, tuttavia, è risultata assente nei pelosi con mutazioni genetiche Shank3, unitamente a una scarsa attenzione durante le interazioni.