I gatti randagi sanno riconoscere le voci familiari da quelle sconosciute? La scienza ha trovato la risposta

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di Francesca Argentati

24 Settembre 2024

Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre 2024

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I gatti selvatici sanno riconoscere le voci umane più familiari, così come fanno quelli domestici? Uno studio ha indagato questo aspetto dell'universo felino, trovando la risposta.

Sì, i gatti selvatici riconoscono le voci familiari

Gatti domestici e selvatici appartengono alla stessa specie, ma, nonostante questo, le differenze sono notevoli. Ciò è dovuto principalmente allo stile di vita, naturalmente, così come al livello di socializzazione profondamente diverso. Ad esempio, tutti i gatti miagolano, seppur con frequenze diverse, ma quelli selvatici non lo fanno quasi mai.

Così, un team di biologi dell'Università di Oakland, nel Michigan, si è interrogato su un altro interessante aspetto: anche i gatti "esotici" riconoscono le voci delle persone familiari, cioè quelle che prestano loro ripetute attenzioni e cure, come i loro fratelli domestici? La ricerca, guidata dalla professoressa Jennifer Vonk, ha risposto alla domanda in modo affermativo: i gatti selvatici hanno l'incredibile capacità di discernere le voci umane, distinguendo quelle conosciute da quelle estranee.

Gatti selvatici e riconoscimento vocale: questione di interazione

gatto randagio

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Taylor Crews, ex studente della Vonk, ha indagato questo fenomeno in collaborazione con il resto del team. Con l'ausilio di esperimenti mirati, i biologi si sono concentrati sulle specie feline non addomesticate, riscontrando prove convincenti della loro capacità di riconoscimento vocale.

Lo studio ha coinvolto anche altre specie, per un totale di 25 felidi, tra cui tigri, ghepardi e leoni. Tra queste, i gatti selvatici si sono distinti per riuscire a distinguere più velocemente tra voci familiari e sconosciute, a prescindere da ciò che veniva loro detto o dalla storia pregressa. Anche senza essere chiamati per nome, questi animali hanno risposto positivamente alle voci: questo, secondo gli autori, significa che i gatti sviluppano tale capacità indipendentemente dal fatto di essere addomesticati. Qual è, dunque, il denominatore comune? Stando alle parole dei ricercatori, questa "dote" è associata all'interazione frequente con gli esseri umani.

Anche i gatti selvatici hanno capacità socio-cognitive

Come conseguenza, questa ricerca ribalta l'idea che i felini meno portati alla socialità non possiedano capacità socio-cognitive. "Gli animali che non vivono in gruppo possono mostrare capacità cognitive sociali, come il riconoscimento vocale eterospecifico, quindi non dovremmo trascurare lo studio della cognizione sociale nelle specie meno fortemente sociali" ha affermato la professoressa Vonk.

Un ulteriore tassello che va a comporre il puzzle della conoscenza felina, di cui forse sappiamo ben poco rispetto a quanto pensiamo: i gatti, infatti, sono notoriamente considerati animali indipendenti e molto distaccati nei confronti delle persone rispetto ai cani, ma la realtà sembra essere ben diversa. Al di là del comportamento e delle manifestazioni d'affetto diverse, anche i mici sanno sviluppare un legame con gli umani, anche senza essere addomesticati, e distinguere le loro voci imparando a fidarsi: questo è importante, perché riconoscere la voce di chi si prende cura di loro fornendo cibo regolarmente può garantire il loro benessere e sostentamento.