Ecco perché quando accarezziamo i gatti si crea elettricità statica: finalmente lo sappiamo
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Hai mai notato che quando accarezzi il tuo gatto si crea elettricità statica? Finalmente uno studio ha scoperto il motivo.
Accarezza un gatto può darci una piccola scossa
Quando passiamo una mano sul soffice pelo dei gatti, capita di avvertire una piccola scossa. La scienza non è riuscita a scoprire il motivo per quasi duemila anni, ma ora un nuovo studio ha risolto il mistero.
I ricercatori della Northwestern University, Illinois, USA, hanno capito perché accarezzare un gatto genera elettricità statica.
Appoggiando semplicemente la mano su un gatto, non accade nulla: ma se iniziamo ad accarezzarlo, ecco che si verifica questo curioso fenomeno.
Perché?
Lo spiega il professor Laurence Marks del Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Materiali dell'Università, che ha condotto la ricerca insieme allo studente Karl P. Olson, primo autore dello studio.
Perché accarezzare un gatto crea elettricità statica
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"Il semplice fatto di avere deformazioni diverse, e quindi cariche diverse, nella parte anteriore e posteriore di qualcosa che scivola, porta alla corrente" ha spiegato Marks.
In altre parole, quando passiamo la mano sul pelo felino, la parte anteriore e posteriore subiscono forze diverse. Tale differenza crea un accumulo di cariche elettriche diverse su ambo le parti, generando una corrente che dà vita a una scarica di luce.
La stessa cosa che succede quando strofiniamo qualcosa sui tappeti.
Il primo a scoprire il fenomeno dell'elettricità statica fu Talete di Mileto, filosofo greco. Dopo aver strofinato una pietra d'ambra su una pelliccia, si accorse che il tessuto peloso si era coperto di polvere.
Questo significava che sfregare qualcosa su materiali isolanti, come la pelliccia, provoca una carica statica. Ma la scienza non era mai riuscita ad andare oltre questo.
Così, Marks e il suo team hanno iniziato a lavorare sugli aspetti ignoti del fenomeno dal 2019: ciò che hanno scoperto è che sfregare due oggetti provoca il piegamento di piccole parti sulle superficie, generando elettricità.
Carezze al gatto ed elettricità: il "taglio elastico"
"Avevamo fatto un po' di lavoro sulla tribologia. Quindi, è un po' come l'attrito. E avevamo anche fatto un po' di lavoro sulla flessoelettricità, che è il modo in cui si ottengono tensioni dalle cose che si piegano. Poi, ho capito che potevamo combinare le due cose per iniziare a capire come si ottengono le cariche, quindi la triboelettricità" ha detto Marks.
I ricercatori hanno quindi realizzato un modello inedito, basato sul concetto del "taglio elastico", che può manifestarsi nel momento in cui un dato materiale si oppone alla forza di scorrimento.
Se proviamo a far scivolare una piastra su un tavolo, ad esempio, farà resistenza e non scorrerà. Smettendo di spingerla, la piastra smetterà di muoversi. La resistenza crea aggiunta di attrito, che causa lo spostamento delle cariche elettriche. "Scivolamento e taglio sono intimamente connessi" spiega Marks.
Questa scoperta è importante perché, se accarezzare un gatto non è di certo pericoloso, in altre circostanze l'elettricità statica potrebbe diventarlo. Per questo motivo, gli autori dello studio si augurano che i loro risultati possano contribuire a trovare soluzioni per prevenire potenziali rischi e controllarli.
"Per la prima volta, siamo in grado di spiegare un mistero che nessuno era riuscito a spiegare prima: perché lo sfregamento è importante. E la risposta è sorprendentemente semplice. Avere solo deformazioni diverse, e quindi cariche diverse, nella parte anteriore e posteriore di qualcosa che scivola porta alla corrente".