Se il tuo gatto ti ignora vuol dire che è offeso? Ecco come capirlo e cosa fare

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di Gianmarco Bonomo

28 Ottobre 2024

Alcuni atteggiamenti dei gatti possono portarci a pensare che siano offesi, ma è vero?

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Se vivi con un gatto, probabilmente avrai già visto alcuni dei suoi comportamenti più strani.

Tuttavia, un conto è vedere il tuo amico felino che nasconde oggetti, ruba i vestiti o morde all’improvviso, un conto è assistere ad atteggiamenti più singolari.

Ci sono infatti momenti in cui un gatto sembra quasi offeso: si allontana, ti volta le spalle, non vuole interagire con te.

Ma davvero i gatti si possono offendere? E come facciamo a capirlo? Scopriamolo insieme!

Davvero i gatti si offendono?

Prima di capire se davvero i gatti si offendono, dobbiamo evitare di umanizzare troppo i comportamenti dei nostri amici felini.

Un’espressione che a noi sembra triste, per esempio, può farci credere che un animale non sia felice, quando in realtà non è vero. Allo stesso modo, potremmo pensare che sia facile distinguere un gatto offeso da uno che si comporta in modo normale.

Ecco, non è così semplice.

Se tornando a casa il tuo felino domestico non ti accoglie come a volte è solito fare, insomma, non significa che sia arrabbiato con te. Ecco alcune spiegazioni alternative:

  • è impegnato a fare altro, come mangiare o dormire;
  • il ritorno a casa è avvenuto in un orario diverso da quello abitudinario;
  • non c’è ancora un’associazione positiva fra i due momenti.

Di conseguenza, la risposta è che no: i gatti non si offendono come possiamo credere noi. Eppure, possono cambiare atteggiamento in risposta ad avvenimenti che li infastidiscono particolarmente.

Come capire se il gatto è offeso

Un gatto che appare offeso nei confronti del suo proprietario: cosa fare in questi casi?

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Di norma, capire se il gatto è offeso è semplice: basta infatti valutare i suoi comportamenti rispetto alla sua routine. Se tende a non interagire con noi, se ci volta le spalle, se si allontana da noi, allora potrebbe essersi offeso con noi.

Per cercare di indagare la ragione dietro a questi atteggiamenti diversi, un team di ricercatori ha analizzato il comportamento di 14 gatti, abituati a passare da soli una buona parte della giornata.

Nello studio, pubblicato sulla rivista PLOS ONE, gli scienziati hanno testato la reazione dei felini domestici all’assenza dei loro proprietari, in un caso ad un'assenza di 30 minuti e nell'altro di 4 ore.

Se i gatti si sono comportati in modo simile in entrambi i casi, sono emerse differenze molto interessanti al ritorno degli umani. In pratica, gli animali tendevano a fare le fusa più a lungo dopo 4 ore di assenza rispetto a soli 30 minuti.

Cosa vuol dire questo? Che i gatti potrebbero riconoscere l’importanza dell’assenza dei loro proprietari e, di riflesso, l’importanza della loro presenza.

Cosa fare se il gatto sembra offeso

L’esperimento condotto dai ricercatori svedesi ha dimostrato come i gatti tendano a interagire di più dopo un’assenza prolungata dei loro proprietari.

Allo stesso tempo, ha mostrato come sia molto difficile riconoscere emozioni complesse come “l’essere offesi” nei nostri amici felini.

Ma allora cosa dovresti fare in questi casi? Ecco alcuni consigli utili:

  • Innanzitutto, evita di forzare le interazioni: se il tuo gatto ti sembra distaccato, sarà per un’ottima ragione ed è meglio lasciargli il suo spazio.
  • In secondo luogo, evita di fornire spuntini o premi extra per farti perdonare, perché finiresti per rinforzare il suo comportamento.
  • Infine, osserva i suoi atteggiamenti con attenzione: se ripetuti possono indicare un problema di natura comportamentale o fisica che richiedono attenzione veterinaria.

Insomma, se anche i gatti si offendono non lo fanno come potremmo farlo noi. Eppure, è sempre bene comprendere il comportamento del tuo amico felino così da capire quando agire per farlo stare meglio… e quando non fare assolutamente nulla.