Perché il cane piange? Le ragioni e i rimedi per capire e aiutare il nostro amico fidato
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I cani piangono spesso, e lo fanno per tante ragioni diverse. A volte, però, ci sembra che il nostro cane pianga senza motivo, a caso. Non è quasi mai così, e dietro ai guaiti e i lamenti può esserci stress, dolore, una richiesta di attenzione e molto altro. Vediamo insieme alcune delle ragioni più comuni per cui i cani piangono e come vi si può porre rimedio per aiutarli.
Le ragioni più comuni per cui un cane piange
- Ricerca di attenzione
Se si sentono trascurati da noi, uggioleranno un po' per attirare l'attenzione e ottenere un'interazione. Di solito vogliono stare con noi, o è arrivata l'ora di mangiare o fare la passeggiata. A volte ci ricordano che devono andare a fare i loro bisogni. - Fastidio o dolore fisico
Capiamo subito il tenore di un lamento dovuto al dolore. Può essere flebile e continuo, oppure portare anche a latrati improvvisi. Di solito il cane si rannicchia in qualche angolo, non riesce a stare disteso e sereno come quando non ha niente, e magari trema anche un po', o diventa nervoso se ci avviciniamo, specie se stiamo per toccarlo nel punto in cui sente dolore. Potrebbero essere cause minime come qualcosa di incastrato nelle zampe, o dolori muscolari o artrite. Ma potrebbero esserci anche altre cause, da indagare con il veterinario. - Stress e paura
Quando sono nervosi perché in uno stato di ansia o di paura uggiolano piano e con circospezione. E potrebbero anche sfogarsi con latrati o uliulati lunghi quando rimangono spesso soli per lunghi periodi. Ancora di più quando sono confinati su balconi, cucce, gabbie, box, dentro a stanze chiuse o sono tenuti a catena. Tutte forme di isolamento che fanno malissimo al loro benessere psicofisico. - Eccitazione
Se sanno che ci stiamo preparando per andare a giocare nel parco, o fare una bella passeggiata nella natura, prenderanno a fare versi che non sono un vero pianto, ma esternazioni di aspettativa e gioia. - Rappacificazione
In contesti di confronto con altri cani o anche con umani, laddove c'è tensione e rischio di aggressione, potrebbero piangere piano piano per far capire che vogliono evitare il confronto fisico. Anche il corpo del cane esprime sottomissione, con coda tra le gambe, orecchie basse e tendenza a evitare il contatto fisico.
Lo fanno anche con noi se siamo violenti con loro: non lo capiscono e cercano solo di accontentarci e rappacificarsi. E lo fanno anche quando sanno che li stiamo redarguendo per una malefatta, specie se abbiamo usato la "punizione" peggiore: li abbiamo allontanati e siamo indifferenti a qualsiasi tentativo di avvicinamento.
Cosa fare per aiutare il nostro cane
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- Laddove pensiamo che la ragione sia un malessere fisico da indagare più a fondo, meglio non correre rischi e portare il cane dal veterinario.
- Nei casi in cui il cane richiama la nostra attenzione, cerchiamo di capire tra le cause più probabili, in base anche alle sue e nostre abitudini quotidiane, cosa sia che il cane voglia da noi. Se ha motivo di pretendere la nostra attenzione assecondiamolo e gratifichiamolo, altrimenti ignoriamolo.
- Nei casi di ansia e stress, facciamo di tutto per creare uno spazio comodo e di inclusione del cane nella nostra vita quotidiana. Più si sentirà coinvolto e vivrà al nostro fianco, tanto meno avrà motivo di vivere quegli stati d'animo.
Se dobbiamo lasciarlo solo per lunghi periodi e non è abituato, dovremmo fare di tutto per non lasciarlo del tutto isolato. Se qualcuno che conosce il cane, o un dog sitter con cui abbia familiarizzato, potrà andare a intrattenerlo nel periodo in cui manchiamo, sarà meglio.
La chiave di un rapporto sano e appagante per il nostro cane sta nel renderlo partecipe delle nostre vite il più possibile: in quella situazione, le ragioni di pianto saranno davvero poche e straordinarie, dunque facili da identificare e gestire.