Anche i gatti possono avere l'alitosi: ecco cosa gli fa venire l'alito cattivo e come rimediare

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di Angelica Vianello

01 Novembre 2024

Un gatto di profilo che sbadiglia

johnc24/Flickr

Ogni volta che il gatto apre la bocca nelle nostre vicinanze ci rendiamo conto che l'alito emana un cattivo odore? Potrebbe darsi che il nostro micio abbia l'alitosi, una condizione a volte derivante da una cattiva igiene orale, altre volte scatenata da processi metabolici dovuti a varie ragioni. Sono diverse le cause dietro all'alito cattivo del gatto, ed esistono anche vari rimedi che possiamo adottare. Vediamoli di seguito.

Le cause più comuni dell'alitosi nei gatti

Le cause più diffuse dell'alitosi nei nostri mici sono:

  • Una malattia parodontale: è una condizione generata dalla presenza di placca e tartaro sui denti, dunque dovuta a scarsa igiene orale. In quei casi, le gengive si infiammano (gengivite) e possono poi anche insorgere condizioni più gravi di parodontite. A causare i cattivi odori sono i batteri che interagiscono con la placca, producendo dei composti volatili di zolfo.
  • Nel caso di denti rovinati, che conducono a decadimento dei tessuti ed infezioni, sentiamo il cattivo odore. Tutto ciò, se non curato, porta anche a malattie peggiori.
  • A volte l'alitosi può essere sintomo di altre malattie in corso, ai reni, al fegato, o quelle metaboliche come il diabete.
  • Dieta: alcuni regimi alimentari possono causare alitosi, specie se il gatto mangia molti cibi morbidi e in scatola. Il cibo secco aiuta a prevenire l'accumulo di placca.

I rimedi da provare

un gatto con fauci spalancate probabilmente durante uno sbadiglio

Pixabay

Se siamo certi che il gatto non abbia ingerito una tantum qualcosa che non doveva, e quindi l'alito cattivo persiste, allora possiamo tentare una serie di rimedi.

  • Pulizia dentale: è difficile abituare i gatti a farsi lavare i denti da noi, quindi ogni tanto dovremmo controllare lo stato della dentatura e decidere se è il caso di procedere a una pulizia sotto anestesia. Così il veterinario potrà rimuovere placca e tartaro in profondità, con eventuale ispezione di denti rovinati e rimozione laddove necessario.
  • Se la situazione non sembra ancora grave, possiamo comunque occuparci della pulizia dei denti del gatto noi stessi, con dentifrici appositi che agiscono contro placca e tartaro. L'ideale sarebbe farlo tutti i giorni, ma già a giorni alterni o facendone passare due tra un intervento e l'altro andrebbe bene.
  • Nella dieta si possono incorporare prodotti che aiutano l'igiene orale, magari previo accordo col veterinario per evitare di far ingerire alimenti in eccesso che possano creare altre condizioni.

In ogni caso, è bene non ignorare una condizione di alitosi che si protrae per diversi giorni o settimane, specie se riusciamo a pulire i denti dei nostri mici, quindi in caso di dubbi è sempre consigliabile far controllare i nostri mici al medico veterinario.