Perché i cani si scrollano quando sono bagnati? La risposta in uno studio scientifico
Alcuni comportamenti dei cani sono ormai diventati parte integrante del nostro immaginario.
Un cane che si rincorre la coda, per esempio, o che inizia ad abbaiare quando insieme ai suoi simili, ma anche un cane che si scuote dopo esserci bagnato.
Ecco, quest’ultimo sembra essere un comportamento abbastanza ovvio: tutti lo conosciamo e lo abbiamo visto ripetersi più e più volte.
Tuttavia, le sue ragioni hanno sempre affascinato gli esperti, e adesso un nuovo studio scientifico potrebbe aver trovato la risposta.
Vediamo allora perché i cani si scrollano quando sono bagnati, e cosa dice la scienza al riguardo!
Perché i cani si scrollano?
Di solito, assistere ad un cane che si scuote dopo essersi bagnato è accolto in due modi diversi:
- da una parte, la comprensione per questo singolare modo di “asciugarsi”;
- dall’altra parte, il fastidio per un palese dispetto che ha lo scopo di bagnare tutti gli altri.
Ora, è indubbio che scuotersi sia un movimento teso a liberarsi da acqua, parassiti o altri elementi dal proprio mantello. Lo fanno i cani e anche altri mammiferi.
Eppure, le ragioni neurologiche di fondo sono molto complesse, come appena scoperto da un gruppo di ricercatori.
In uno studio pubblicato sulla rivista Science, un team internazionale ha infatti identificato il circuito neurale responsabile del classico comportamento di un cane che si scrolla.
Si tratta in pratica di un circuito neuronale che si attiva grazie a una classe specifica di recettori tattili e ai neuroni che collegano il midollo spinale al cervello. Come afferma la neuroscienziata Kara Marshall su Nature:
Il sistema tattile è così complesso e ricco che può distinguere una goccia d'acqua da un insetto che striscia dal tocco delicato di una persona cara. È davvero straordinario essere in grado di collegare un sottoinsieme molto specifico di recettori tattili a questo comportamento familiare e comprensibile.
Una risposta complessa
Nell’indagine sul perché i cani si scrollano dopo essersi bagnati, il team di ricercatori si è concentrato su un particolare gruppo di recettori tattili.
Si tratta di meccanorecettori chiamati C-LTMR: particolarmente sensibili al tocco, questi recettori si avvolgono intorno ai follicoli piliferi. E anche noi li abbiamo.
Se però negli esseri umani i C-LTMR si associano a sensazioni piacevoli, per esempio una carezza, in altri mammiferi hanno un ruolo protettivo.
In pratica, possono segnalare qualcosa di estraneo sul pelo e stimolare una reazione di liberazione con un comportamento specifico.
Per studiare questa ipotesi, i ricercatori hanno valutato la reazione dei topi di fronte a poche gocce di olio sul loro pelo, con risultati molto interessanti:
- da un lato, i topi con la normale presenza di C-LTMR si sono subito scrollati di dosso l’olio;
- dall’altro lato, i topi modificati con una minore presenza di C-LTMR hanno riscontrato una diminuzione di questo comportamento.
Prospettive della ricerca
La scoperta del team di ricerca apre di fatto nuove direzioni nella comprensione dei comportamenti istintivi dei nostri animali domestici.
E se in alcuni casi queste nuove ricerche possono spiegare il legame fra la tendenza a scrollarsi e la produzione di serotonina, in altri possono anche aiutare a comprendere alcune condizioni mediche proprie del mondo animale.
Insomma, il semplice comportamento di un cane che si scrolla potrebbe non essere poi così semplice, ma coinvolgere diverse aree del cervello. E non solo.
Purtroppo, questo vuol dire che i nostri amici a quattro zampe non ci inzuppano d’acqua per farci un dispetto… anche se saperlo non lo rende meno fastidioso.