I cani comprendono le liti familiari e prendono anche posizione: lo sostiene una ricerca
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I litigi e le discussioni fanno parte della normale dinamica domestica, se si mantengono su un piano civile e non puntano alla prevaricazione dell’altro.
In questi momenti, è tuttavia normale che ci sia una certa tensione nell’aria, e di certo noi umani non siamo gli unici a percepirla.
Secondo una nuova ricerca scientifica, infatti, anche i cani riescono a sentire la pesantezza di una lite familiare… e decidono anche da che parte stare.
Vediamo come!
Cani e dinamica familiare: un legame profondo
Che per molte persone i cani siano ormai diventati veri e propri membri della famiglia, è indubbio. E come tali, anche loro fanno parte delle dinamiche che si instaurano all’interno degli ambienti domestici.
Allo stesso tempo, anche i nostri amici a quattro zampe ci vedono come parte della loro famiglia e, anzi, spesso ci giudicano anche.
Parte da un’analisi del ruolo dei cani all’interno della famiglia lo studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Buenos Aires.
Pubblicata sulla rivista Ethology, International Journal of Behavioural Biology, la ricerca intende studiare come i litigi familiari siano in grado di influenzare il comportamento dei cani.
Fino a causare delle vere e proprie risposte emotive degli animali, capaci di discernere aggressori e aggrediti.
Le reazioni dei cani ai conflitti familiari
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Nel corso dell'esperimento, i ricercatori hanno simulato discussioni fra membri della stessa famiglia di appartenenza dei cani, così da studiare le reazioni di questi ultimi.
Durante questi conflitti familiari, i cani hanno mostrato un comportamento decisamente interessante.
Piuttosto che intervenire nel litigio o fuggire di fronte allo stress del momento, hanno reagito in modo “passivo”, restando immobili e osservando attentamente la scena. In particolare, concentrando l’attenzione su chi aveva iniziato la discussione.
Qui tuttavia avviene qualcosa di inaspettato.
Una volta terminata la lite, la maggior parte dei cani si è avvicinata alla persona che aveva subito la discussione, trascorrendo più tempo insieme ad essa.
Si tratta di un comportamento più marcato nei cani maschi, soprattutto anziani, e che mostra livelli di empatia che spesso ascriviamo agli esseri umani piuttosto che agli animali.
Ma è davvero così?
Scegliere da che parte stare: empatia o strategia?
In effetti, il dubbio è legittimo: il comportamento dei cani di fronte ai litigi familiari dipende più da un atteggiamento empatico o da un calcolo strategico?
Da un punto di vista di mero adattamento, sarebbe molto più semplice prendere le parti di chi si è dimostrato più forte durante un conflitto, no?
Ecco, secondo i ricercatori qui entra in gioco la particolare evoluzione del cane, insieme al ruolo svolto dall’uomo in questo processo.
Infatti, la tendenza all’empatia sarebbe radicata nella genetica dei nostri amici a quattro zampe, che si sono evoluti per comprendere e rispondere alle nostre emozioni.
Insomma, schierarsi dalla parte dei più deboli rappresenta un altro dei lasciti del lungo periodo di domesticazione del cane, nonché un’ulteriore prova del fatto che oggi il cane è davvero il migliore amico degli esseri umani.
Soprattutto se ne hanno bisogno dopo una lite in famiglia.