Cura cooperativa: la tecnica di addestramento etica che funziona anche per i gatti

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di Angelica Vianello

28 Novembre 2024

gatto rosso che si solleva per annusare qualcosa che viene porto dalla mano di una donna sopra al suo muso

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Si sente parlare di "cura cooperativa", o "addestramento cooperativo" per i cani. Sono traduzioni dell'espressione inglese cooperative care, una sorta di tecnica di addestramento leggera che punta a ottenere la collaborazione degli animali, così da abituarli anche a quelle procedure spesso molto invise a cani e gatti, come sottostare a toelettatura o ricevere cure veterinarie.

L'obiettivo è quello di far vivere agli animali questi momenti senza stress né traumi di sorta, il che migliora la qualità della vita loro e facilita la nostra.

Cos'è la "cura cooperativa"

gatto rosso cui viene sollevato il labbro superiore da una persona per ispezionare i denti

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L'idea alla base di questo approccio è quella di lasciare che l'animale prenda parte alle decisioni, o meglio che non si senta forzato in modo aggressivo a fare o subire qualcosa che non vuole.

Si tratta di mettere in atto delle tecniche minimizzino le fonti di paura, stress e ansia. Così i gatti imparano a fidarsi di più del padrone e di conseguenza accetteranno più di buon grado anche delle pratiche di solito temute come il taglio delle unghie, per dirne una.

I principi della cura cooperativa

un gatto grigio con gli occhi spalancati in braccio a una persona anziana mentre viene accarezzato da un'altra

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  • Instaurare un rapporto di fiducia: i padroni creano un ambiente sicuro e rilassante in cui i gatti si sentano a proprio agio. Per farlo, rispetteranno i loro istinti senza forzarli o maneggiarli con insistenza.
  • Desensibilizzare: i gatti vengono avvicinati progressivamente a ciò che temono o provoca loro stress. Ad esempio, far annusare il tagliaunghie senza usarlo, e premiarli con qualcosa che gli piaccia per essere stati tranquilli, senza provare a usare il tagliaunghie su di loro.
  • Rinforzo positivo. Premiare il gatto con snack e coccole ogni volta che coopera nel processo verso l'obiettivo finale. Così, assoceranno tutti quei passi a qualcosa di positivo.
  • Nessuna forzatura: ogniqualvolta sia possibile, lasciamo che il gatto si prenda il suo tempo e i suoi spazi. Se vuole allontanarsi, lasciamolo fare.
  • Monitorare segnali di stress: non appena ci rendiamo conto che il gatto diventa irrequieto, impaurito (è agitato, si nasconde, si divincola), "allentiamo la presa", dandogli maggior spazio.

Vantaggi

Capiamo bene che questo tipo di addestramento è più che altro un sano modo di educare i gatti ma anche di interagire con loro, e ha vantaggi per tutti, visto che si affideranno molto di più a noi in genere, e non solo nei momenti in cui dobbiamo portarli dal veterinario o occuparci della loro toeletta.

Non lo si può però improvvisare: è una cura costante che richiede tempo, e quindi va messo in atto con grande pazienza fin da subito, in modo tale da poterne sfruttare gli effetti vantaggiosi quando servono, senza dover "perdere" altro tempo.

Avete provato questo approccio con i vostri animali?