I cani capiscono quando stiamo male? Ecco come fanno a leggere le nostre emozioni

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di Gianmarco Bonomo

07 Luglio 2024

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre 2024

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I cani sono gli animali da compagnia per definizione: sono affettuosi, manifestano le loro emozioni e offrono la loro amicizia, spesso chiedendo nulla in cambio. Ma forse c’è di più, come molti possono confermare: quando il proprietario non si sente tanto bene, allora il suo amico a quattro zampe cambia atteggiamento, come se sapesse. Quindi i cani capiscono quando stiamo male? Scopriamo insieme se è davvero così!

I cani capiscono quando stiamo male?

I primi a pensarlo sono ovviamente i proprietari, che insieme ai loro cani trascorrono tutta la giornata, o una sua buona parte. Ma davvero i cani capiscono quando stiamo male? Innanzitutto, sono diversi gli studi scientifici che hanno confermato come i cani capiscano più di quanto non diano a vedere. I nostri amici a quattro zampe sono infatti in grado di interpretare i nostri comportamenti e i segnali chimici, in modo da capire se siamo felici, tristi, arrabbiati, e così via. Si tratta di un legame emotivo che va anche nell’altra direzione: in pratica, se siamo calmi e sereni oppure stressati e nervosi, il cane lo capirà e sarà portato a sentirsi nello stesso modo. Lo dimostra uno studio del 2021 pubblicato su Scientific Reports, secondo cui i cani sono animali estremamente sociali che vengono influenzati dalle nostre emozioni, positive o negative che siano.

Quindi possiamo dire che non solo i cani capiscono quando stiamo male, o bene, ma riflettono nel loro stato d’animo il nostro stato d’animo. Si tratta di un rapporto che va ben oltre la semplice comprensione reciproca delle emozioni e sconfina nel territorio dell’empatia affettiva, tanto che uno studio del 2014 parla proprio di “contagio emozionale”. E non è neanche l’unico.

L’empatia dei cani nei confronti dei loro umani

empatia cane

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I cani sono quindi capaci di provare empatia nei confronti dei loro umani e reagire di conseguenza. Uno studio del 2021 ha dimostrato come le interazioni con il proprietario siano in grado di stimolare la produzione di diversi ormoni, fra cui l’ossitocina che è conosciuta come l’ormone dell’amore, anche se in realtà ha effetti molto più complessi.

In particolare, risulta estremamente interessante uno studio del 2020 pubblicato sul Canadian Journal of Experimental Psychology. I ricercatori hanno notato come i cani siano portati a dedicare più attenzioni a una persona che piange, anche se nella stessa stanza c’è il proprietario. Inoltre, sebbene a piangere sia un estraneo, i cani hanno mostrato un aumento dello stress, aspetto che ci riporta al discorso riguardante l’empatia affettiva dei nostri migliori amici.

Come fa un cane a capire se il suo proprietario sta male?

Rispondere alla domanda del titolo dovrebbe essere adesso un po’ più semplice: come abbiamo visto diversi studi scientifici hanno affrontato l’argomento da diverse prospettive, e hanno tutti aggiunto un po’ di consapevolezza in più. Ovviamente, si tratta di una tendenza che nasce con la domesticazione del cane e che continua nei millenni di vera e propria “co-evoluzione” fra cane e uomo. Ma non è soltanto questo. Se oggi un cane riesce a capire quando il suo proprietario sta male, dipende quindi dai legami affettivi fra proprietario e cane, nonché dal suo olfatto che riesce a percepire i piccoli cambiamenti in una persona. Tecnicamente, un cane può anche riuscire a capire quando un umano sta mentendo.

Insomma, davvero i cani capiscono quando stiamo male, ma ridurre la loro percezione a questo sarebbe riduttivo e ingiusto. Sanno quando siamo felici e quando siamo stressati, fino a provarlo sulla loro pelle, e sanno anche che interagire con noi può farci stare meglio. E forse, è proprio per questo che vengono a consolarci: d’altronde, sono i nostri migliori amici, no?