Ecco perché il gatto piange di notte: le ragioni di un comportamento inspiegabile, ma non troppo

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di Gianmarco Bonomo

26 Agosto 2024

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I gatti non sono certo nuovi a comportamenti insoliti, spesso in grado di suscitare l’ilarità dei proprietari e del resto della famiglia. Uno dei più diffusi è un lamento continuo che avviene nelle ore notturne, e somiglia quasi ad un pianto: si tratta di un comportamento che può diventare fastidioso ma che desta anche una certa preoccupazione. Ecco, perché il gatto piange di notte? E davvero bisogna allarmarsi? Scopriamolo insieme!

Perché il gatto piange di notte?

Le ragioni dietro il verso di un gatto che sembra piangere nelle ore notturne sono diverse, e di norma non c’è alcun motivo di preoccuparsi. Infatti, i gatti sono animali crepuscolari più attivi al tramonto e all’alba, ma spesso anche durante la notte. Quanto al pianto mentre i proprietari dormono, si tratta di una forma di comunicazione del nostri amici felini che può dipendere da:

  • Noia. Se durante le ore diurne i gatti non ricevono abbastanza stimoli, potrebbero cercare di sfogare le loro energie di notte. In pratica, un gatto che non si stanca sarà portato a una maggiore attività nei momenti in cui dovrebbe riposare.
  • Fame. Se i cani si limitano a pochi pasti al giorno, o addirittura a uno solo, i gatti preferiscono mangiare più volte e in piccole quantità. Ciò vuol dire che nelle ore notturne potrebbero piangere perché hanno fame e non trovano cibo nella ciotola.
  • Abitudine. Magari lo hanno imparato già da piccoli, magari è stato rinforzato nel tempo, ma i gatti capiscono quando un comportamento è vantaggioso. Miagolare e piangere di notte potrebbe quindi essere un’abitudine ormai consolidata.

In più, anche i fattori ormonali possono spiegare perché il gatto piange di notte, soprattutto se sta cercando un partner. In questi casi è meglio consultare il veterinario e scegliere consapevolmente cosa fare, ossia se e quando sterilizzare l’animale.

Quando preoccuparsi?

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Come abbiamo visto, un gatto che piange di notte sta semplicemente comunicando qualcosa e, per quanto possa diventare fastidioso, non c’è da preoccuparsi. Tuttavia, in alcuni casi è bene ascoltare bene e osservare il suo comportamento, che potrebbe dipendere da:

  • Solitudine. Causa piuttosto diffusa, la solitudine può portare un gatto a piangere di notte, ma potrebbe essere mitigata prendendo un compagno di giochi.
  • Stress. Anche lo stress contribuisce ai versi notturni del gatto, soprattutto se ha subito cambiamenti significativi nella sua vita e nel suo ambiente.
  • Problemi di salute. I gatti sono molto bravi a nascondere dolori e disagi, ma potrebbero iniziare a piangere di notte per via di problemi di salute.

Di solito, le cause meno innocue del miagolio notturno dei gatti si accompagnano a cambiamenti nella loro routine e altri sintomi. In questi casi, contattare il veterinario diventa fondamentale per escludere eventuali condizioni mediche e, comunque, agire per tempo.

Il gatto piange di notte: cosa fare?

Calmare un gatto che piange di notte non significa soltanto trovare un modo per farlo smettere, ma capire qual è la causa scatenante e aiutare l’animale a stare meglio. Quando si tratta di noia, fame o abitudine, la scelta è abbastanza semplice: basta rendere attivo il gatto durante il giorno, lasciare qualche spuntino notturno o disabituarlo mediante rinforzo positivo. D’altronde è possibile farsi obbedire da un gatto in modo rispettoso, anche se non sembra. Se invece si sospettano problemi di salute o condizioni mediche, il primo passo è sempre quello di consultare il veterinario, che saprà dare indicazioni fondamentali per il benessere dell’animale.

In generale, un gatto che piange di notte è senza dubbio fastidioso, ma capire qual è la ragione sottostante è il primo passo per risolvere il problema. Anche perché non si tratta soltanto di tornare a dormire in tranquillità.