Correggere il comportamento del cane: come si punisce senza sbagliare?

Angelica Vianello image
di Angelica Vianello

27 Settembre 2024

Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre 2024

Un signore in piedi fa cenni per addestrare un cane seduto in giardino

Freepik

Disciplinare un cane significa insegnare all'animale i comportamenti giusti e permessi nelle varie situazioni quotidiane. Molto spesso nell'approcciare i cani si pensa che valga sempre un meccanismo di premi e punizioni, scegliendo quindi queste ultime come metodo per correggere un comportamento sbagliato dell'animale. In realtà, le punizioni non sono davvero efficaci e soprattutto danneggiano il cane e di conseguenza il rapporto che ha con noi. Come si fa, allora, a correggere un comportamento senza punire il nostro amico a quattro zampe?

La prima regola: non sgridare il cane

La prima cosa che dobbiamo sempre ricordare nell'interagire con i cani è che, in quanto animali e non esseri umani, la loro forma di comunicazione primaria non è mai verbale, ma è il linguaggio del corpo. Possono comprendere comandi semplici fin da piccoli, certo, e ci sono studi che hanno provato come questi animali siano in grado di capire alcune nostre parole, ma questo non significa che capiranno il motivo delle nostre reazioni irose quando li sgridiamo.

Alzare la voce non è mai la soluzione: per il cane è solo un segnale che causa stress, ansia e paura. Visto che fanno di tutto per compiacerci, pensiamo che mostrarci arrabbiati funzioni, ma se si sentono minacciati non è detto che associno la nostra reazione al loro comportamento sbagliato, anche qualora li cogliessimo sul fatto. Possiamo però insegnare loro a capire che vogliamo che smettano di fare qualcosa con un comando secco, un "no" o "fermo" o "vieni qui", detto senza aggressività e insegnato con pazienza, premiandoli quando, per esempio, lasciano l'oggetto che stavano masticando e vengono da noi non appena li richiamiamo.

Il rinforzo positivo è la chiave della comunicazione, anche quella disciplinare

un golden retriever che guarda attento una persona mentre gli vengono impartiti ordini

Needpix

I cani non capiscono concetti etici come "giusto e sbagliato", ma sono attenti a ciò che ci fa piacere e ciò che promuove il rapporto con noi. Per questo sanno leggere i nostri comportamenti e il linguaggio del corpo e rispondono col loro. Quindi, se vogliamo inculcare qualche regola nel nostro cane, dovremo armarci di pazienza e costanza, adottando tecniche di cosiddetto rinforzo positivo, cioè manifestare stimoli volti a ottenere un certo comportamento.

In tal senso, quando il cane fa qualcosa che non dovrebbe, noi potremo:

  • Ignorare il comportamento, visto che così li priviamo dell'attenzione che cercano sempre da noi;
  • Fare un gesto o dire qualcosa, con calma e fermezza, per interrompere il comportamento;
  • Spingerli a fare subito qualche altra cosa che va bene, portandoli a concentrarsi su un'attività o un oggetto diverso.
  • Evitare comunque comportamenti che possano incutere dolore, paura o ansia nei nostri cani
  • Essere coerenti e chiari. Se scegliamo una sequenza di parole e azioni da usare ogni volta che fanno qualcosa di sbagliato, non possiamo poi cambiare approccio: creerebbe solo confusione vanificando gli sforzi nostri e minando anche le possibilità che il cane capisca futuri comandi.
    La costanza deve esserci anche nel non lasciare "impunito" un comportamento per cui di solito invece adottiamo una specifica disciplina.