Avvicinare un cane spaventato non è semplice, ma spesso è necessario: ecco come fare
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I cani sono animali che, nel corso della loro evoluzione, hanno imparato a comunicare emozioni e stati d’animo, proprio come noi.
Ciò è particolarmente vero nel caso della paura, che porta a segni inequivocabili come tremore, rigidità e anche atteggiamenti aggressivi.
In questi momenti, può essere importante guadagnare la sua fiducia, ma come farlo? Insomma, come avvicinare un cane spaventato? Scopriamolo insieme!
Come capire se un cane ha paura
Come accennato nell’introduzione, è importante conoscere quali sono i segnali di paura nei cani, così da capire bene la situazione alla quali ci stiamo approcciando.
Questi sono i principali:
- rimanere immobile, in posizione rigida e statica, come atteggiamento difensivo;
- sguardo distolto o testa bassa, tutti metodi per evitare il contatto visivo;
- peli sollevati, comportamento comune se il cane ha percepito una minaccia;
- sguardo rivolto verso l’alto, con la testa abbassata, che indica un forte stato di tensione;
- ringhio sommesso e labbra contratte, tipico atteggiamento di difesa;
- sguardo fisso nei confronti della supposta minaccia.
Già uno di questi segnali può costituire un indicatore dello stato d’animo del cane, ma se già se ne presentano diversi allora è meglio fare attenzione.
Un cane che ha paura può infatti avere anche reazioni aggressive, arrivando anche a mordere o attaccare.
Come avvicinare un cane spaventato?
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Da quanto abbiamo detto, appare ovvio che avvicinare un cane spaventato richieda molta attenzione, calma e rispetto dei suoi spazi.
Detto questo, ci sono alcuni comportamenti che possono aiutarlo a sentirsi più a suo agio, come:
- apparire meno pericolosi scendendo al livello del cane, magari sedendosi per terra senza però avvicinarsi troppo o incombere su di lui;
- evitare il contatto visivo diretto, che potrebbe essere interpretato come una sfida o un atteggiamento aggressivo nei suoi confronti;
- usare una voce acuta e dolce, in modo da rassicurare e calmare il cane, dal momento che una voce bassa e profonda può risultare minacciosa;
- usare il rinforzo positivo o, più in generale, adottare un approccio positivo, che sappia premiare i comportamenti desiderati.
A questo proposito è anche fondamentale evitare le punizioni, che aumentano la paura e lo stress del cane, ed evitare di forzare le interazioni.
Cosa fare dopo?
Se il tuo obiettivo è quello di aiutare un cane scappato di casa o randagio, allora potresti provare a utilizzare un guinzaglio, ma procedendo sempre con calma e rispetto.
Ecco cosa fare, dopo aver avvicinato la creatura:
- posiziona delicatamente il guinzaglio sopra la sua testa senza movimenti improvvisi;
- lascia che il cane si muova liberamente con il guinzaglio attorno al collo;
- aspetta con pazienza che l’animale si abitui alla sua presenza e decida se unirsi a te;
- osserva il suo linguaggio del corpo e, se è disteso e rilassato, puoi anche iniziare a passeggiare.
Comprendere lo stato d’animo del cane è essenziale in questa fase: lasciagli il tempo di annusare, fermarsi, ripartire e, in generale, non forzare alcun gesto o alcuna interazione.
Con un po’ di pazienza, riuscirai a calmare un cane spaventato e magari potrai davvero aiutarlo, portandolo a casa o dal veterinario per un controllo.
In fondo, è una questione di rispetto reciproco che può anche trasformarsi in fiducia.
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