Il tuo cane vuole stare sempre in braccio? Le ragioni sono molte, ma non è sempre colpa sua

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di Gianmarco Bonomo

16 Novembre 2024

Anche quando è lui stesso a volerlo, prendere in braccio un cane non è sempre una buona idea

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I cani sono compagni di vita per tantissime persone e molto più che semplici animali domestici, tanto da diventare veri e propri membri della famiglia.

Tuttavia, può succedere che la tendenza a umanizzare queste figure porti a comportamenti che di solito sono riservati agli umani.

Qui non parliamo della carezze e delle coccole, del gioco o del dormire sullo stesso letto, bensì di un’abitudine sempre più diffusa: prendere in braccio il cane.

Si tratta di un atteggiamento dei proprietari che, tuttavia, spesso proviene anche dai nostri amici a quattro zampe. Ma perché avviene? Insomma, perché il cane vuole stare in braccio?

Scopriamolo insieme!

Perché il cane vuole stare in braccio?

Come tutti i comportamenti di un cane, soprattutto quando riguardano il contatto con un essere umano, anche il desiderio di stare in braccio ha diverse spiegazioni.

Queste sono le principali:

  • Conforto. Il bisogno di conforto porta un animale domestico a cercare il contatto umano, fenomeno dovuto alla neotenia, ossia la conservazione di caratteristiche dell’infanzia anche in età adulta.
  • Controllo. Il senso di possesso nei confronti del proprietario può contribuire al desiderio di stare in braccio, come un modo per affermare il proprio controllo sulla persona.
  • Fiducia. E tuttavia, anche la fiducia spiega perché il cane vuole stare in braccio, fiducia nei confronti del proprio umano e simbolo del legame profondo che lega entrambi.
  • Ansia. Tanto l’ansia quanto lo stress possono portare a sentimenti di eccessivo attaccamento del cane, soprattutto dopo situazioni traumatiche o eventi stressanti.

Come si vede, tutte queste ragioni possono derivare da problemi pregressi e contribuire ad aggravarli.

Per questo, è importante capire qual è la causa specifica e, se necessario, consultare uno specialista per trovare una soluzione.

Un punto di vista umano: la cura eccessiva

Uomo che prende in braccio un cane

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Allo stesso tempo, però, non è soltanto il cane ad avere il desiderio di stare in braccio. Anche gli esseri umani possono avere il bisogno di prendersi cura del loro amico a quattro zampe.

Si tratta in particolare di un fenomeno che prende il nome di “epimelesi”, ossia la tendenza ad assumere un comportamento di cura nei confronti di persone o animali che suscitano tenerezza.

Vedere un cucciolo di cane, ricambiare uno sguardo dolce da parte di un cagnolino e altri atteggiamenti del genere fanno leva sul nostro bisogno di cura.

E come esprimere questa necessità se non cercando un contatto fisico e prendendo in braccio il cane, soprattutto se farlo vuol dire anche rispondere al desiderio del nostro animale domestico.

Eppure, siamo sicuri che sia giusto farlo?

Il cane vuole stare in braccio: ecco perché è sbagliato

In natura non esiste alcun comportamento di questo tipo. Si tratta infatti di una pratica introdotta dagli esseri umani e che si lega al particolare rapporto con i cani, sin dalla loro domesticazione.

Purtroppo, però, prendere in braccio un cane vuol dire limitare la sua possibilità di esplorare il mondo e quindi di interagire con ambiente o altri cani.

Inoltre, è importante non dimenticare come questo comportamento derivi in fondo da una forma di antropomorfizzazione del cane che potrebbe anche assumere contorni eccessivi. E d’altronde, l’attenzione costante può portare a una dipendenza eccessiva e a ulteriori problemi comportamentali.

Cosa fare quindi?

Sembra ovvio, ma prendere in braccio il cane non è l’unico modo che abbiamo per dimostrargli il nostro affetto.

Ne esistono molti altri, magari più indicati per il benessere dei nostri amici a quattro zampe, che non richiedono di sollevarlo e tenerlo fra le braccia.

Anche se è lui stesso a volerlo.